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implants Italy

211_2012 articolo c.e. _ fallimenti implantari port, l’autore crede fermamente in un approccio più selettivo che includa il ricorso all’imaging dentale CBCT. Dal punto di vista precauziona- le, è una procedura molto affidabile e, grazie a una pianificazione prechirurgica basata su CBCT, si possono evitare molte delle summenzionate complicanze che influiscono negativamente sui nostri pazienti. Per quanto riguarda il fatto che l’uso di un rapporto corona-impianto, in aggiunta ad altri indici clinici, non offra previsioni cliniche migliori, e anche se non è stato possibile accertare alcuna raccomandazione, dato che gli impianti dentali stanno diventando sempre più popolari, dobbia- mo aspettarci un aumento del numero di insuc- cessi, soprattutto dovuti a fratture ritardate(19) . Questo articolo si è proposto di fornire un argo- mento a favore della considerazione dei mecca- nismi fisici come potenziali elementi di previsio- Fig. 7a_Gli impianti 6 e 7 (Lifecore Biomedical, 3,3 x 15 mm) prima della frattura. Solitamente, sulla base dei principi fisici, una volta che l’impianto si è integrato nell’osso, il punto più debole è il fulcro in cui la vite interna ingaggia l’impianto (a). Notare il livello di frattura nell’impianto 7 e la linea di frattura nell’impianto 6 (b). Fig. 7b_Gli impianti 6 e 7 dopo la frattura. Figg. 7c, d_L’analisi retrospettiva del sito pianificato per gli impianti 6 e 7 ha mostrato un overbite che necessita di corone lunghe per soddisfare le esigenze estetiche e, nello stesso tempo, l’occlusione antagonista mostrava un’estesa usura occlusale. ne delle fratture implantari. Per noi è essenziale familiarizzare con la valutazione e la competenza diagnostica dei molteplici fattori coinvolti nelle fratture degli impianti. Con un’attenta valutazio- ne, questa previsione porterebbe a una migliore diagnosi e a una migliore pianificazione del trat- tamento. In conclusione, come già affermato in precedenza, l’implantologia orale rappresenta il segmento più velocemente in crescita in ambi- to odontoiatrico. Quindi, la lezione imparata da questi casi problematici o compromessi e l’ac- quisizione di una consapevolezza di questi pro- cessi di insuccesso - nonché la precisa compren- sione delle importanti informazioni anatomiche, protesiche e meccaniche - potrebbero stimolare l’implementazione da parte del clinico di azioni preventive che possono evitare eventuali futuri fallimenti degli impianti dentali. Anche se i ricercatori che studiano le meto- dologie imaging dentale CBCT concordano che sono necessarie ulteriori valutazioni con risulta- ti a lungo termine, nel frattempo noi dobbiamo fare in modo di ottimizzare la salute dei nostri pazienti. A questo scopo, la recente introduzione Dov M. Almog, DMD, Responsabile, Dental Service (160) - VA NJ Health Care System - 385 Tremont Ave - East Orange, N.J. 07018 acvdTel.: (973) 676-1000 x1234 - Fax: (973) 395-7019 Dov.Almog@va.gov _autore Fig. 7a Fig. 7b Fig. 7c Fig. 7d di numerosi sistemi di imaging CBCT e piattafor- me di chirurgia guidata sta gradatamente por- tando la nostra professione verso cambiamenti fondamentali che hanno un maggiore impatto sul modo con cui approcciamo e pratichiamo l’implantologia orale. Alla fine, questo porta sostanziali vantaggi alla salute pubblica e si traduce in risultati più predicibili per la preservazione dei denti adia- centi, la protezione di limiti anatomici critici e il miglioramento di funzione ed estetica; solo per menzionarne alcuni. La bibliografia completa è disponibile presso l’Editore. Nota editoriale: l’articolo è stato pubblicato per la prima volta su Implants Usa, n°1 2011.