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implants Italy

1_201220 articolo c.e. _ fallimenti implantari tari sono coinvolti molteplici fattori. Tra questi vi sono: l’entità, la posizione, la frequenza, la direzione e la durata della solleci- tazione delle forze di compressione, tensile e di taglio; la posizione dell’impianto nella mascella, il tipo di osso intorno all’impianto, il punto di pivot/ fulcro in relazione alla connessione con l’abut- ment, la morfologia dell’impianto, la struttura interna dell’impianto, la durata della permanenza nell’ambiente orale che si lega ai cambiamenti metallurgici indotti nel titanio nel tempo, la salu- te gengivale e il rapporto corona-impianto. Considerando i fattori multipli coinvolti nel- le fratture, siano essi fisici o biologici, possiamo soltanto presumere che può verificarsi un falli- mento, soprattutto se le forze dell’occlusione antagonista e le abitudini parafunzionali sono superiori alla forza dell’impianto, in particolare con il passare del tempo. Per cui, è imperativo che il clinico sia a co- noscenza di tutti i diversi fattori prima di rac- comandare un trattamento con impianti dentali. Gli errori nel diagnosticare i potenziali fattori che possono contribuire alla frattura dell’impianto sono le cause più comuni dei fallimenti. _Conclusione Anche se il rapporto quantitativo tra i risulta- ti di successo del trattamento implantare e l’ima- ging CBCT non è noto ed è in attesa di valutazio- ne tramite diverse prove cliniche prospettiche, vi è un’evidenza clinica sufficiente per sostenere la necessità di sistemi di imaging dentale CBCT. Questo è necessario, soprattutto perché la gestione clinica degli insuccessi implantari, è dif- ficile ed è talvolta considerata veramente inva- siva; in particolar modo considerando la recente diffusione degli impianti dentali nella nostra pro- fessione. Sulla base di una serie di recenti articoli di ricerca clinica preliminare, revisione e case re- Fig. 5a_Immagine intraorale ravvicinata del restauro supportata sull’impianto fallito mostra deiscenza e fenestrazione del piano corticale buccale sotto la corona del 25. Fig. 5b_La sezione trasversale postoperatoria eseguita con CBCT i-CAT dell’impianto inserito nella regione del dente 25 mostra l’impianto dentale e il suo orientamento anatomico nella prospettiva bucco-linguale, evidenziando una grave deiscenza ossea buccale che espone circa un terzo della filettatura dell’impianto. Fig. 5c_3Dvr CBCT che mostra la grave deiscenza ossea buccale nella regione del dente 25. Fig. 6_La panoramica postoperatoria mostra due impianti dentali che hanno violato il piano corticale del canale del nervo alveolare inferiore. Fig. 5a Fig. 5bFig. 5c Fig. 6