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Dental Tribune Italian Edition

16 Speciale Italian EditionAnno IV n. 3 - Dicembre 2011 Nuove speranze per i pazienti affetti da parodontite? Da igienisti dentali vorremmo che i nostri pazienti siano il più possibile sani. Questo significa avere la capacità e le conoscenze di curarli nel modo più efficace possibile. Quando un paziente si presenta con una parodontite, le modalità per il trattamento di questa condizione sono detartra- si e levigatura radicolare con o senza chirurgia ossea. Tuttavia, che dire dei casi che non rispondono bene a questi trattamenti? È importante esse- re aggiornati sullo sviluppo di nuove cure che possono fornire qualche speranza in più ai nostri pazienti. Questo potrebbe richiede- re una ricerca al di fuori del settore dentale. Sono venuta a conoscenza di questo nuovo trat- tamento per l’osteoporosi da un mio paziente che è medico orto- pedico. Siamo tutti a conoscenza dell’utilizzo dei bifosfonati per il trattamento dell’osteoporosi e delle possibili complicazioni che questi comportano. Un nuo- vo farmaco per l’osteoporosi si è dimostrato utile per la rigene- razione ossea. Si tratta del Teri- paratide, commercializzato con il nome di Forsteo, un ormone paratiroideo somministrato con un’iniezione giornaliera. Forsteo viene usato nel tratta- mento dell’osteoporosi per quei casi che non rispondono ai trat- tamenti tradizionali. Tuttavia, essendo appena stato introdot- to, è ancora molto costoso per il paziente, di conseguenza i bifo- sfonati rappresentano ancora la prima scelta per curare questo disturbo. Forsteo è una parte dell’ormo- ne paratiroideo umano (PTH), sequenza di aminoacidi da 1 a 34, della molecola completa di 84 aminoacidi. Il PTH è il principale regolatore del meta- bolismo del calcio e fosfato nelle ossa e nei reni. Il PTH aumenta i livelli sierici di calcio in parte causati da riassorbimento osseo. Così, livelli cronicamente ele- vati di PTH possono portare a un impoverimento dei depositi delle ossa, tuttavia, l’esposizione intermittente con un’iniezione quotidiana di 20 microgrammi, attiva più gli osteoblasti che gli osteoclasti. Iniezioni giornaliere di teriparatide hanno l’effetto di stimolare la formazione di nuo- vo tessuto osseo, con conseguen- te aumento della densità ossea minerale. La teriparatide è stata approvata dalla Food and Drug Administration il 26 novem- bre 2002, per il trattamento dell’osteoporosi negli uomini e nelle donne dopo la menopausa che sono ad alto rischio di frat- ture. Il farmaco è anche omo- logato per aumentare la massa ossea negli uomini affetti da osteoporosi primaria o da ipo- gonadismo, che sono ad alto rischio di fratture. È il primo, e attualmente l’unico, agente per il trattamento dell’osteoporosi approvato dalla Fda, che stimola la formazione di nuovo osso. Quando ho sentito parlare di Forsteo ero curiosa di capire se era stato fatto qualche studio sulla rigenerazione dell’osso alveolare. Provate a immagina- re: un farmaco che può rigenera- re l’osso della mascella potrebbe potenzialmente curare la paro- dontite? Che cosa fantastica per l’odontoiatria! È emerso un solo studio a riguardo, condotto presso l’Uni- versità del Michigan, “Teripara- tide and Osseous Regeneration in the Oral Cavity”. Lo studio è stato effettuato su 40 pazien- ti affetti da grave parodontite cronica, sottoposti a chirurgia parodontale e iniezioni gior- naliere di teriparatide o place- bo, con integrazione di calcio e vitamina D per via orale; il tut- to per la durata di sei settimane. Dopodichè i pazienti sono stati seguiti per un anno. Il risultato principale era la misurazione radiografica linea- re del livello dell’osso alveolare. Il guadagno medio lineare in osso dopo un anno nei pazienti che assumevano teriparatide è stato del 29%, contro il 3% nei pazienti trattati con placebo. La riduzione della profondi- tà di sondaggio parodontale è stata del 33% contro il 20% e l’aumento del livello di attacco clinico del 22% contro il 7%. La teriparatide, rispetto al placebo, era associata a risultati clini- ci migliori, miglioramento dei difetti dell’osso alveolare e acce- lerazione della guarigione della ferita ossea nella cavità orale. In questo studio non sono stati rilevati effetti collaterali, ma la popolazione campione era molto piccola. Negli studi sugli anima- li è stato dimostrato che la teri- paratide aumenta il rischio di osteosarcoma. Questo è il rischio più grande con l’assunzione di Forsteo, ed è piuttosto serio. I pazienti con una storia di mor- bo di Paget osseo o di aumenti inspiegabili di siero fosfato alca- lino, epifisi aperte o che abbia- no effettuato in precedenza radioterapia che coinvolgesse lo scheletro, non devono assumere Forsteo. I pazienti trattati con Forsteo non dovrebbero fuma- re e bere alcolici, e gli effetti indesiderati più comunemente riportati sono nausea, crampi alle gambe e vertigini. Forsteo è sicuramente un metodo promettente per il trat- tamento della malattia paro- dontale, ma il rischio di cancro alle ossa è sicuramente qualco- sa che pazienti e medici devono tenere in considerazione. Come medici dobbiamo ricordare che i metodi tradizionali hanno avu- to successo e dovrebbero essere utilizzati per primi, Forsteo può essere utilizzato nei casi che non rispondono alla detartrasi, alla levigatura radicolare o alla chi- rurgia parodontale. Forsteo sicuramente cam- bierà il modo in cui vediamo i casi di parodontite, ma in que- sto momento è un trattamento rischioso e non è stato studiato a sufficienza con i pazienti affetti da questo disturbo per poter dire con certezza che riuscirà a sradi- care la malattia parodontale. L’introduzione di questo far- maco e la possibilità di nuove modalitàditrattamento,offrono qualche prospettiva per i nostri pazienti, ma abbiamo bisogno di maggiori informazioni. Devono essere effettuati ulte- riori studi e raccolte maggiori informazioni, prima di poter decidere se Forsteo sia un trat- tamento appropriato per i casi parodontali più complessi. Si spera in futuro di saperne di più su questo farmaco e sulle sue applicazioni in odontoiatria. Nel frattempo, continueremo a fornire ai nostri pazienti le migliori cure parodontali pos- sibili con i nostri metodi tradi- zionali. Il futuro è radioso per l’odontoiatria! Jeanne R. Bosecker Questo articolo è stato originariamente pubblicato in Hygiene Tribune U.S. Edition, vol. 4 n. 9, settembre 2011. La Bibiliografia completa è disponibile presso l’Editore. Più conoscenze e igiene personalizzata Il connubio doc per una riabilitazione e un mantenimento di successo implantare nel paziente Odontoiatri e igienisti parlano la stessa lingua. Collaborano. Lavorano fianco a fianco. Sostengono il paziente nell’affrontare ogni disagio pre e post-intervento. Questi alcuni dei temi al centro del XXI congresso internazionale dal tito- lo “Consensus conference sul tratta- mento dei siti atrofici: come, quando e perché utilizzare una tecnica chirurgi- ca”, organizzato dalla Sicoi gli scorsi 7 e 8 ottobre a Milano. Largo spazio è stato dedicato alla sessione igienisti che ha visto un buon afflusso di partecipanti giunti da tutt’Italia. HT pagina 17