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Dental Tribune Italian Edition

Anno IV n. 3 Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VII, n. 12 - Dicembre 2011 Dicembre 2011 La prevenzione in piazza Con gLi igienisti dentaLi Il 10 ottobre, giornata di pre- venzione della salute orale sul territorio: gli igienisti dentali Aidi incontrano la popolazione per dare consigli sulla salute orale. > pagina 24 igienista dentaLe ai raggi X in una reCente CLassifiCa Da un’analisi compiuta dai redattori di Careere Cast (Usa) le caratteristiche della professio- ne di igienista nel futuro, messa insieme grazie ai dati sito www. careercast.com. > pagina 21 L’ipersensibilità dentinale Stefano Daniele Introduzione L’ipersensibilità dentinale è una manifestazione dolorosa dovuta a una risposta esagera- ta, da parte dell’organo pulpo- dentinale, a uno stimolo non carioso. Holland et al.(1) hanno proposto una definizione della manifestazione patologica in questione che è stata condivisa e accettata dall’International Workshop on dentin hypersen- sivity e che di seguito viene riportata: l’ipersensibilità den- tinale è una manifestazione caratterizzata da un breve e acu- to dolore proveniente dalla den- tina coronale/radicolare esposta in seguito all’applicazione, su quest’ultima, di stimoli evoca- tivi termici, evaporativi, tattili, osmotici o chimici. Prima di considerare, breve- mente, l’eziopatogenesi della manifestazione è necessario sof- fermarsi sul fatto che, affinché si manifesti ipersensibilità den- tinale, è necessario che esista, in una certa misura, l’esposizione di tessuto dentinale. Una prima classificazione sul- le cause che possono portare al manifestarsi della patologia può essere così stilata: 1.Esposizioni di dentina coro- nale: fratture dentali che coinvolgono lo spessore den- tinale medio/profondo. 2.Esposizione di dentina cer- vicale: è la sede topografica dove con maggior frequen- za può avere origine tale manifestazione e i motivi si possono ricercare nei fat- tori anatomici che vedono una discontinuità di tessu- ti a livello della giunzione smalto-cemento “Cej” con conseguente esposizione dentinale, nelle condizioni patologiche che vedono la recessione in senso apicale dei tessuti molli parodonta- li e quindi l’esposizione dei primimillimetridicemento radicolare. Il cemento radi- colare essendo un tessuto scarsamente mineralizzato, se confrontato con la denti- na e lo smalto, tende facil- mente a disgregarsi quando esposto all’ambiente orale e quindi esporre la dentina radicolare sottostante. Tra le condizioni parodontali prima accennate, occorre considerare le recessioni gengivali non associate a parodontite (biotipo sottile con presenza di deiscenze e fenestrature ossee a livello della corticale del processo alveolare) e quelle invece più strettamente correlate alla malattia parodontale con conseguente perdita di attacco. HT pagina 18 Applicazioni e futuri sviluppi delle biotecnologie in parodontologia al X Congresso Unid a Roma Il Congresso del decennale Unid, in programma a Roma il 2-3 dicembre, avanza temi che tengono conto della con- tinua proposta tecnologica rivolta agli igienisti dentali e al loro supporto nei percorsi di cura: dall’innovazione in paro- dontologia (Alessandro Vene- zia), agli indicatori diagnostici (Saverio Giovanni Condò), ai nuovi criteri nella gestio- ne della motivazione e istru- zione all’igiene orale (Luigi Checchi), all’uso del laser nella pratica clinica (Salvato- re Russo) alle biotecnologie a supporto della pratica clini- ca (Laura Antonia Marino), ai test salivari e diagnosi di malattia parodontale (Maria Goldie Perno), alla strumen- tazione parodontale (Marisa Roncati), allo sbiancamento (Chiara Sigalot). Inoltre, foca- lizza temi di valenza sanita- ria come il trattamento del paziente oncologico radiotrat- tato (Ignazia Casula, Annali- sa Sibille, Anna Rosa Ganda), età prenatale e prima infanzia (Silvia Mascalzoni). HT pagina 24 L’incidenza della malat- tia parodontale è in costante aumento e, di conseguenza, la necessità di individuare proto- colli operativi efficaci con l’au- silio di nuove tecnologie risulta essere un percorso obbligato per il professionista. I fattori che aggravano la salute dei tessuti parodontali vengono classificati in sistemici e locali. HT pagina 24 Tecnologie avanzate per iI successo della terapia parodontale non chirurgica G.M. Nardi, S. Sabatini, B. Sallustio , A. Losito, F.R. Grassi