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Dental Tribune Italian Edition

10 Italian EditionAnno VII n. 12 - Dicembre 2011 Medicina Interdisciplinare DT pagina 9 Altri studi hanno evidenziato indici di carie significativamen- te inferiori nei pazienti celiaci rispetto ai controlli. Questo dato potrebbe essere correlato ai regi- mi dietetici più controllati seguiti dai pazienti con celiachia(15,16,17) . Eruzione dentaria Pastore et al. hanno osserva- to ritardi eruttivi nel 26% dei pazienti celiaci, spiegando tale risultato alla luce di un generale ritardo di crescita(10) . Lingua atrofica Lahteenoja et al.(18) hanno esa- minato 128 pazienti con celiachia e 30 soggetti sani, valutandone lesioni orali e sintomi correla- ti. La lingua costituiva il sito maggiormente colpito, poiché il 29,68% dei pazienti riferiva dolo- re o bruciore (con una differen- za statisticamente significativa rispetto ai soggetti del gruppo controllo). L’8,59% mostrava eri- tema o atrofia (Fig. 3). È pertanto consigliato al dentista di prestare particolare attenzione alle “cosid- dette glossiti”(19) , soprattutto nelle forme croniche che non trovano Fig. 2 - Afta situata sul versante mucoso del labbro inferiore. Fig. 3 - Area atrofico-eritematosa sul dorso linguale. alcuna plausibile correlazione con altre cause note. Nuove prospettive Pazienti con sospetta celiachia sono stati sottoposti a prelievo di campioni bioptici intestinali per valutazione istologica di routine e coltura per la ricerca anticorpa- le (EMA e anti-tTG) con tecnica ELISA(20,21) . Ogni paziente, inol- tre, è stato sottoposto a biopsia orale per un’analoga ricerca di autoanticorpi. La sensibilità e specificità di EMA e anti-tTg valutati su cam- pioni di mucosa orale sono stati rispettivamente pari a 54% e 100% e 57% e 100%. Lo studio ha dimostrato il ruolo della mucosa orale nella produzione di EMA e anti-tTG in pazienti celiaci non trattati. Le strutture linfoepi- teliali dell’anello del Waldeyer costituiscono infatti una parte importante del GALT. In seguito ad attivazione antigenica, prolife- razione e parziale differenziazio- ne a livello del GALT, le cellule B (memory) e T migrano verso i linfonodi regionali e le ghiandole salivari, dove iniziano la produ- zione di IgAs. Questo meccanismo fisiologi- co permette alla mucosa orale di partecipare alla reazione immu- ne che caratterizza la patogenesi della malattia. Lo studio suggerisce pertanto un nuovo sito immunologico per la ricerca di autoanticorpi nella malattia celiaca. Conclusioni La moderna odontoiatria dispone di tutti i mezzi e le cono- scenze per aiutare e indirizzare la diagnosi di malattia celiaca. Quest’ultima è stata paragonata, a giusta ragione, a un iceberg: il I segnali di avvertimento dalla bocca sono indice di gravi condizioni di salute? Da un congresso sul tabagismo emerge la “faccia da fumatore” Chicago, Il, Usa: regolari con- trolli dentali non solo aiutano a ridurre il rischio, per il pazien- te, di patologie del cavo orale quali carie e malattie parodon- tali, ma possono anche aiutare a diagnosticare serie condizioni mediche, a volte pericolose per la vita. I dentisti sono in gra- do di valutare la salute gene- rale del paziente attraverso la via orale e possono riconosce- re i sintomi di malattie gravi, tra cui il diabete, il cancro e i disordini alimentari, che spes- so si manifestano attraverso segni e sintomi all’interno del- la bocca. Accademia di Odontoiatria Generale (AGD) ha inserito informazioni su diabete, can- cro orale, disordini alimentari e altri disturbi sul proprio sito web, www.KnowYourTeeth. com, destinato ai consumatori, fonte di informazioni sulla cura dei denti e della salute orale. Più di 25 milioni di persone, solo negli Stati Uniti, soffrono di diabete. “Dal momento che il diabete riduce la resistenza dell’organismo alle infezioni, le gengive sono a rischio di gengiviti, un’infiammazione generalmente causata dalla presenza di placca batterica”, ha detto il portavoce dell’AGD Julie Ann Barna - Inoltre, nei soggetti diabetici si può veri- ficare un’alta incidenza di infezioni fungine orali e una condizione persistente di alito cattivo”. Il cancro orale è uno dei tumori più comuni, con circa 35.000 nuovi casi ogni anno negli Stati Uniti. “Alcuni segnali indicatori del tumore del cavo orale possono essere piaghe sanguinanti, grumi, o spesso, punti duri, così come i cambiamenti nel modo in cui i denti combaciano”, ha detto Barna. La auto-diagnosi del cancro orale a volte è diffici- le, quindi sono raccomandati semplici esami dentali di rou- tine. Il dentista verificherà la presenza di noduli o alte- razioni di tessuto irregolare di collo, testa, guance e della cavità orale ed esaminerà a fondo i tessuti molli in bocca, in particolare alla ricerca di eventuali ferite o tessuti che cambiano colore. “Disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia nervosa, possono sot- trarre al corpo le tanto neces- sarie vitamine e minerali”, ha detto Barna. “Senza una cor- retta alimentazione, le gengive possono perdere il sano colore rosa e diventare sempre più morbide e tenere, sanguinan- do facilmente”. Disturbi che includono il vomito eccessivo, come la bulimia, possono cau- sare scolorimento ed erosione dei denti a causa di un contatto costante con i succhi gastrici. Nei soggetti che soffrono di disordini alimentari è anche possibile che si verifichi gon- fiore delle ghiandole salivari, secchezza della bocca, sensi- bilità dei denti e perdita dello smalto. Le malattie hanno un impatto negativo sulla condi- zione di salute generale, ma possono anche danneggiare la salute orale. Controlli regolari permetto- no al dentista di rilevare even- tuali anomalie e monitorare la salute del paziente. “I pazienti devono informare il proprio dentista di qualsiasi condizio- ne medica e medicinale assun- to che possa incidere sulla loro salute orale, nonché dichiarare eventuali variazioni nella car- tella clinica - ha detto Barna - Bisogna ricordarsi che man- tenere un corpo sano significa anche prendersi cura della pro- pria salute orale”. Fonte: Academy of General Dentistry Organizzata da Fabio Beatrice (Primario Orl) in collaborazio- ne con esperti dei Centri Anti Fumo, si è svolta il 5 novembre a Torino la giornata sul Tabagismo rivolta ai medici culminata in una tavola rotonda con Johanna Rossi Mason, nel ruolo di mode- ratore, cui hanno preso parte tra gli altri: Claudio Zanon (Aress), Sebastiano Marra (Cardiologo), Alberto Bruno (Diabetologo), Marco Araldi (Ordine dei Medici Torino), Agostino Neirotti (ANDI), Libero Ciuffreda (Oncologo), Fabrizio Faggiano (Epi- demiologo), Fabio Beatrice (Otorinolaringoiatra), Vanna Garro (Volontariato VSSP). Ne è emerso un particolare curioso: i fuma- tori sarebbero dotati di una vera e propria “faccia da fumatore”. Agostino Neirotti, presidente Andi di Torino, che ha preso parte al dibattito, ha sottolineato come proprio nella “faccia da fuma- tore” l’aspetto della cavità orale, anche a prima vista, evidenzi la dipendenza del tabagista. Si rileva già dal sorriso, con il colore alterato della dentatura incorniciata da labbra che perdono pre- cocemente la loro tonicità e presentano spesso alterazioni croma- tiche anch’esse, un significativo aumento delle rughe periorali e una frequentissima alitosi. “I dentisti seri - ha sottolineato Neirotti - non incentivano i fumatori a effettuare sbiancamen- ti, a seguito della dovuta igiene orale che viene ovviamente e più che necessariamente effettuata, poiché l’effetto svanirebbe rapidamente. Il problema vero è però ben altro - dice Neirot- ti - perché il dentista è in grado di intercettare patologie ben più gravi generate dalla dipendenza da fumo (parodontopatie, precancerosi e tumori orali ecc.). Troppo spesso si trova invece a gestire complicanze a seguito di trattamenti chirurgici (plastica estetica muco gengivale, chirurgia parodontale sia impiantare che estrattiva) indotte dal fumo”. È noto infatti che gli insuccessi impiantari raddoppiano nei tabagisti e, a causa dell’alterato flusso ematico nelle mucose del fumatore, la guarigione post-chirurgica delle ferite è particolar- menterallentata.Inconsiderazionedelgranderapportodifiducia che normalmente si instaura sul riunito tra paziente e terapeu- ta, la figura del dentista è determinante nel poter motivare e indirizzare ai centri antifumo il tabagista. A lui i colleghi che intervengono a posteriori sui danni generati dal fumo (cardio- logi, diabetologi, otorini, oncologi ecc.) si rivolgono per intercet- tare i soggetti a rischio. “Figura determinante quindi il dentista che, con il proprio intervento, può determinare un sostanziale recupero della salute generale con grande risparmio anche per il costo sociale dei futuri danni generati dal fumo!”. riconoscimento dei segni e sin- tomi intraorali permette di far emergere proprio quella porzione di pazienti non diagnosticati (la parte sommersa dell’iceberg)(22) , migliorando di molto la qualità della vita dei pazienti e le loro aspettative di vita. I pazienti possono essere quindi facilmenteintercettatieinviatiai centri di riferimento per la pato- logia e la medicina orale (www. sipmo.it) e ai centri per la diagno- si e cura della malattia celiaca. La bibliografia è disponibile presso l’Editore.