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Implant Tribune Italian Edition

39 Italian Edition Anno V n. 4 - Novembre 2011 Chirurgia Interdisciplinare 2012 Corso universitario Patrocinio: DIPLOMA: Alla conclusione del corso viene rilasciato il Diploma di Perfezionamento (ai partecipanti che hanno svolto le attività ed adempiuto agli obblighi prescritti). Trattandosi di Corso di Perfezionamento Universitario,la normativa vigente prevede per coloro che conseguiranno l'attestato,l'esonero dal conseguimento di ulteriori crediti per l'anno di riferimento (2012). DOMANDA AMMISSIONE: La domanda di ammissione al corso dovrà essere presentata entro il 14 febbraio 2012. Il numero massimo di studenti ammessi è 25. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: BTI Implant Italia Piazzale Piola 1 20131 Milano (Italia) Tel: +39 02 70605067 (Albana Kule) Fax: +39 02 70639876 email: bti.italia@bti-implant.it Per scaricare il programma del corso visita: www.bti-implant.es/zona-di-scarico C M Y CM MY CY CMY K publi post graduate 2012.pdf 1 17/10/11 18:42 IT pagina 38 Lo scopo è quello di ottenere il medesimo risultato riducen- do la morbilità. Questo si può ottenere grazie al connubbio tra differenti fattori e in particola- re con una riduzione del san- guinamento intraoperatorio, una minore esposizione dell’os- so a cui consegue strettamente un calo del rischio di infezioni e ottenere un migliore controllo del dolore post-operatorio. Tut- to questo raggiunge il proprio apice nella chirurgia spring- mediata, in cui a una sempli- ce asportazione della sutura si associa il posizionamento di un espansore dinamico che nel tempo di alcuni mesi andrà a rimodellare la forma del cranio aiutandoci a ottenere il risulta- to desiderato. La nostra casistica dell’ultimo ventennio presenta 2028 inter- venti chirurgici per correzione di craniostenosi del bambino. Dal 2007 è stato introdotto presso la nostra Divisione di Neurochirurgia l’utilizzo di espansori dinamici metalli- ci (tecnica introdotta nel 1997 dal dr. Claus Lauritzen, Svezia) sull’onda della necessità di con- vergere verso interventi sempre più mini-invasivi. Questa nuova tecnica preve- de l’asportazione della sutura malata e il successivo posizio- namento di espansori dinamici metallici. L’espansore è formato da una lega metallica determi- nata da nickel 8%, cromo 17% e ferro 73%. Lo scopo è quello di determi- nare un metodo in cui ci potes- se essere un rimodellamento dinamico del cranio dopo l’in- tervento chirurgico utilizzando degli espansori che potessero essere costruiti dal chirurgo direttamente in sala operato- ria. Questo rimodellamento ave- va le sue basi strutturali sul fatto che nei bambini piccoli le ossa craniche sono sottili e membranose e questo fa si che una spring non solo sia in gra- do di apporre la propria forza a livello dei margini cranio- tomici, ma sia in grado anche di rimodellare la volta cranica adiacente. Il punto debole di questo tipo di chirurgia sta nel fatto che tali espansori devono esse- re rimossi al raggiungimento dei risultati ottenuti, di conse- guenza il piccolo paziente deve essere nuovamente sottoposto a un secondo intervento chirur- gico in anestesia generale. Per ovviare a ciò, sono stati intro- dotti dal 2009 degli espansori dinamici costruiti con materia- le riassorbibile (acidi polilattico e poliglicolico). Tempo di rias- sorbimento completo stimato in 18 mesi. In totale abbiamo trattato con queste due tecniche 58 pazienti (38 maschi e 20 femmine): 30 metalliche e 28 riassorbibili. Il ventaglio delle craniostenosi trattate comprende: 6 scafocefalie, 21 plagioce- falie anteriori, 15 plagiocefa- lie posteriori, 6 pachicefalie, 1 oxicefalia, 2 brachicefalie, 2 sindromi di Pfeiffer, 1 sindro- me di Apert, 2 trigonocefalie e 2 craniostenosi multisuturarie non classificabili. L’età media del posiziona- mento è di 9.7 mesi (range 1-31 mesi). L’ospedalizzazione media è stata di 5.8 giorni (ran- ge 2-12). Il timing chirurgico medio è stato di 53’ per il posi- zionamento (range 35’-135’). Come complicanze abbia- mo evidenziato il solo disloca- mento delle springs metalliche accorso in 3 pazienti diversi affetti da 3 differenti patologie: sindrome di Pfeiffer, pachicefa- lia e plagiocefalia anteriore. Il pitfall delle procedure è stato identificato e consiste nel posi- zionamento dell’uncino della molla metallica sulla sutura malata. Tra i vantaggi eviden- ziati rispetto alla tecnica tradi- zionale vi è una riduzione delle perdite ematiche (passando da 190 cc a 20 cc) con conseguen- te riduzione della necessità di trasfusione di sangue intrao- peratorio, a questo si aggiunge una minore analgesia post-ope- ratoria, la riduzione dei giorni di ospedalizzazione con una riduzione dei costi per singolo paziente. Da non sottovalutare è inol- tre l’evidenza di un’importante riduzione dei tempi chirurgi- ci di quasi 3 volte passando da una media di 156 minuti nella chirurgia tradizioanale a una media di 53 minuti nella chi- rurgia mini-invasiva. I risultati estetici e funziona- li sono stati quindi valutati da un team costituito dal chirurgo e familiari e possono essere così ragruppati: Eccellente (80%): simmetria craniofacciale, normalizzazione della forma del cranio, dimen- sioni e risultati estetici piacevo- li al team. Buono (13.4%): risultati este- tici accettabili dalla maggior parte ma decretati non ideali. Generalmente secondari a una lieve asimmetria. Insufficiente (5.7%): presenza di una asimmetria evidente o una forma/dimensione cranica non accettabile. In conclusione la Spring Assi- sted Surgery offre in casi sele- zionati un’eccellente espansione di aree selezionate del cranio, permettendo di espandere allo stesso tempo aree diverse del cranio. Nelle craniostenosi più semplici è raccomandabile l’uso della chirurgia mini-invasiva con spring riassorbibili, mentre nei casi più complessi è racco- mandabile una chirurgia mini- invasiva in più step.