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Dental Tribune Italian edition

10 Italian EditionAnno VII n. 11 - Novembre 2011 News Internazionali Dental Tribune for iPad – Your weekly news selection Our editors select the best articles and videos from around the world for you every week. Create your personal edition in your preferred language. ipad.dental-tribune.com DT pagina 9 “L’uso di iPad aumenta quin- di la compliance del paziente. A favorire la conversazione visiva contribuiscono due caratteri- stiche dell’iPad difficilmente reperibili altrove: l’alta risolu- zione e lo zoom”. La risoluzione dell’ iPad è tanto incredibile che si pos- sono vedere dettagli prima accessibili solo con un tradi- zionale sistema a raggi X dice. Lo zoom permette a Ferencz di focalizzare l’attenzione del paziente sull’aspetto dell’im- magine. “Poter fare questo con le sole dita, dà all’iPad un valore aggiunto rispetto al computer portatile o al display convenzionale”. L’iPad in laboratorio L’utilizzo dell’iPad per Feren- cz non si esaurisce nei locali in cui viene praticata la cura. Subito dopo aver parlato con il paziente tramite lo strumento, Ferencz potrebbe portare l’ap- parecchio nel suo laboratorio interno per mostrare a uno dei tecnici le problematiche emer- se. “In un restauro, il modo più efficace per fare una correzio- ne - dice - è far vedere la foto al tecnico indicandogli come si vorrebbe che la ridisegnasse. In questo modo, si riesce a scam- biare un’idea avendo di fronte un’immagine clinica, non un disegnooundiagramma.Dopo- dichè il tecnico può mettersi al lavoro, tirando fuori dall’iPad le pose che gli servono”. Un business di fiducia iPad è anche un modo poten- te, persuasivo e convincente per esaminare insieme le imma- gini durante la conversazione tra medico e paziente riguar- dante le opzioni di trattamen- to. “Il primo giorno ho usato l’iPad tre volte per mostrare ai pazienti radiografie e foto cliniche - spiega Ferencz - e in ognuno dei casi il paziente ha immediatamente dato l’ok a procedere”. Quando ha chiesto se la pre- sentazione attraverso l’iPad avesse avuto un impatto sulle loro decisioni, uno dei pazien- ti ha detto “mi fido di Ferencz e avrei fatto quel che ha detto, ma il modo in cui le immagi- ni apparivano è semplicemen- te fantastico. Ho quindi voluto dare il mio assenso immediato al trattamento”. Conseguenza: in un solo gior- no l’iPad si è ripagato. “Come imprenditore, penso che l’ iPad non sia solo un gioco intellet- tuale”, dice Ferencz. “Con la sua alta risoluzione e facilità d’uso, può avere un impatto maggiore in generale sulla salute orale”. “Penso di essere solo all’ini- zio delle possibili applicazioni dell’iPad. In realtà si tratta di uno stru- mento rivoluzionario”, afferma infine il dottor Ferencz. Una ricerca dimostra che i camici bianchi sono possibile fonte di batteri anche patogeni. Allo Shaa- re Zedek Medical Center di Gerusalemme è stato preso in esame il tasso di batteri potenzialmente patogeni nelle divise indossate dal personale, come la carica batterica di tali microrgani- smi. Per effettuare la ricer- ca, gli studiosi hanno fatto un prelievo dal camice di medici e infermieri compri- mendo piastrine standard di sangue su zone specifi- che. I campioni sono stati raccolti dall’area addomi- nale, a fine manica e dalle tasche. Altri dati sono stati raccolti con un questionario dato a ogni partecipante: 238 i campioni raccolti da 135 componenti dello staff tra cui 75 infermieri (55%) e 60 medici (45%). Secondo la ricerca, 79 partecipan- ti (58%) hanno cambiato la divisa ogni giorno e 104 (77%), giudicano quasi d’ec- cellenza il livello igieni- co dei loro camici. Batteri potenzialmente patogeni sono stati isolati da alme- no un sito sulle divise di 85 partecipanti (63%) e da 119 campioni(50%).Batteriresi- stenti agli antibiotici sono stati trovati in 21 campioni (14%) provenienti da unifor- mi di infermieri e in 6 cam- pioni da camici di medici. I ricercatori hanno scoperto che fino al 60% le divise del personale ospedaliero sono state colonizzate da batteri potenzialmente patogeni, alcuni resistenti ai farmaci. Non è ancora stato stabili- to se questi batteri possano essere trasferiti ai pazienti e causare infezioni clinica- mente rilevanti. I risultati completi della ricerca sono stati pubblicati sul numero di settembre dell’American Journal of Infection Control. Camici bianchi fonte di infezioni?