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Lab Tribune Italian Edition

6 Italian EditionAnno I n. 0 - Ottobre 2011 Pratica & Clinica LT pagina 5 Infine si eseguirà il control- lo del dispositivo ottenuto sui modelli per verificare i giu- sti contatti dentali; la reda- zione dei documenti prevede, come di consueto oltre alla documentazione fiscale, la completa registrazione sulla scheda di lavorazione, delle fasi di lavoro eseguite cronolo- gicamente, riportando in modo preciso i lotti di appartenenza dei materiali che costituiscono il dispositivo. Il confeziona- mento in bustina a chiusura ermetica, previa disinfezione del dispositivo e l’imballaggio con l’etichettatura in oppor- tuni contenitori è altrettanto importante, specie nel caso di consegna a mezzo vettore, poi- ché ci garantisce che il nostro manufatto viaggi con una cer- ta protezione contro gli urti. Alla consegna sul pazien- te il clinico verificherà la corrispondenza tra quan- to previsto dalla terapia e il dispositivo ricevuto, oltre ad avere un riscontro dal paziente stesso che non deve avvertire tensioni o dolorose pressioni nel momento in cui ha indos- sato il monoblocco (Fig. 21). La terapia prescritta dal medico prevede che il pazien- te indossi il monoblocco per almeno 4/5 ore durante il gior- no più le ore serali e durante il sonno, mentre non è prescritto di portarlo a scuola o durante eventuali attività sportive; le visite di controllo eseguite dal medico in questo caso sono sta- te a cadenza mensile e già dopo otto mesi si sono potuti apprez- zare degli ottimi risultati in termini di correzione della II classe oltre a un aumento del- la dimensione verticale. (Figg. 22-26) Conclusioni Il lavoro del tecnico orto- dontista è oggi più che mai di grande importanza nell’ambito delle discipline che si occupa- no della cura e del riequilibrio di un’anomalia dell’apparato stomatognatico, riguardante spesso il paziente di giovane età, ma non solo. Il dovere etico, anche se ormai non più normativo, d’ag- giornamento continuo è neces- sario perché offre al tecnico la possibilità di conoscere, sce- gliere e proporre al medico di utilizzare tecniche, dispositivi ortodontici, accessori e mate- riali per la fabbricazione di una qualsiasi apparecchiatura, sempre nuovi e all’avanguar- dia, idonei a garantire terapie più efficaci e là dove possibile anche più veloci. La preparazione del medi- co su determinati argomenti dell’ortodonzia funzionale e la giusta motivazione alla colla- borazione che questi deve saper infondere nel piccolo paziente (e non solo) sono poi gli elemen- ti fondamentali per il successo di queste terapie che risulta- no di grande attualità grazie agli aggiornamenti dati dalla moderna ricerca clinica. Stefano Lumetta B i b l i o g r a f i a 1. Sezione Poster Congresso OR- TEC SIDO Novembre 2008: Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia di Milano, Di- rettoreProf.G.Farronato;C.Di- ckers, A. Dominici, L. Esposito. 2. Phases of the dentition for the assessment of skeletal maturity: A diagnostic performance stu- dy. Franchi L., Baccetti T., De Toffol L., Polimeni A., Cozza P. American Journal of Orthodon- tics and Dentofacial Orthopedi- cs, vol. 133, n.3, 395-400, 2008 3. Terapia ortopedico funzionale dell’apparato stomatognatico – M. Bondi - II ed. 1982, 81,86- 143. ed. Masson. 4. Manuale di tecnica ortodontica – ed. Martina. 5. Biotrattamento funzionale se- lettivo delle dismorfosi orofac- ciali. M. Bondi 1999 ed. Marti- na. 100-109; 177-182. Fig. 20 - Il dispositivo terminato e pronto per la disinfezione e l’imballaggio per l’invio al clinico. Fig. 23 - Si può apprezzare il miglioramento della classe molare e canina rispetto ai modelli iniziali. Fig. 25 - Si può apprezzare il miglioramento della classe molare e canina rispetto ai modelli iniziali. Fig. 24 - Nel particolare si nota come l’avanzamento mandibolare e l’aumento della dimensione verticale abbiano messo in risalto la correzione dell’eccessiva estrusione dei premolari decidui superiori. Fig. 21 - La bocca del paziente al momento della consegna del monoblocco. Fig. 22 - Foto di controllo, si può notare un marcato miglioramento dell’over bite. Fig. 26 - Si può notare anche un miglioramento della linea incisale dovuta al contatto di questi denti sulla resina dell’Andresen opportunamente preparato.