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Lab Tribune Italian Edition

2 Italian EditionAnno I n. 0 - Ottobre 2011 News e Commenti Publisher/President/CEO Torsten Oemus Sales & Marketing Peter Witteczek Matthias Diessner Director of Finance & Controlling Dan Wunderlich Marketing & Sales Services Nadine Parczyk License Inquiries Jörg Warschat Accounting Manuela Hunger Business Development Manage Bernhard Moldenhauer Project Manager Online Alexander Witteczek Executive Producer Gernot Meyer Editore TU.E.OR. Srl - C.so Sebastopoli, 225 10137 Torino - www.tueor.it Tel. +39 011 0463350 Fax +39 011 0463304 Stampa ROTO3 Industria Grafica S.p.a. Castano Primo (MI) © 2011 Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accu- rately, but cannot assume respon- sibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume responsibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by authors are their own and may not reflect those of Dental Tribune Inter- national. Dental Tribune International Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 Fax: +49 341 4 84 74 173 Internet: www.dental-tribune.com E-mail: info@dental-tribune.com Anno I Numero 0, Ottobre 2011 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 LAB TRIBUNE The World’s Dental Lab Newspaper · Italian Edition Editoriale Cena di gala Close Meeting Aiop, Palazzo Ducale - Siena. Ricco di protagonisti e di eventi il calendario del trentennale Aiop Ricco di protagonisti e di eventi il calendario del trentennale Aiop LT pagina 1 Relatori di prestigio quali Susanne Sherrer (alla cui relazione si rimanda nel sito www.aiop. com) hanno trattato anche di possibili limiti e inconvenienti. Ad esempio delle ceramiche ad alta resistenza, in particolare della zirconia. Nell’introduzione la Sherrer sottolinea come la conoscenza dei materiali, dei processi di lavora- zione e lo studio delle modalità di fallimento sono alla base della corretta gestione dei materiali da restauro, per rispettare indicazioni e necessarie precauzioni in clinica e in laboratorio, minimiz- zando problemi e rischi di fallimento. In questo meeting ristretto, che quest’anno ha aperto i battenti alla partecipazione delle Azien- de sponsor in qualità di auditori, (esperienza che personalmente ho trovato molto interessante ndr.), già più di un socio attivo ha manifestato perplessità o difficoltà nell’adozione di nuove tec- nologie, per le quali per avere risultati ottimali è indubbiamente necessaria una buona forma- zione. A nostro giudizio tuttavia, la risposta ver- rà proprio dal Congresso di novembre dal titolo “Ritorno dal futuro. Riscoprire i fondamentali in un’era di tecnologia”. Spiegano i Presiden- ti Zilli e Petreni: “Perché questo titolo? Perché in ogni ambito umano il futuro viene costruito sul passato: quanto più tumultuosa è l’evoluzione tecnica e scientifica, tanto più necessario riaffer- mare i principi fondamentali, prima di ripartire, com’è giusto, verso il futuro. Questo vale per i giovani, che rischiano di edificare una professio- ne senza fondamenta ma anche per i più esperti, che devono poter armonizzare la propria consoli- data pratica con nuove tecnologie e materiali. La tecnologia - dicono - rappresenta una gran- de risorsa e sarà sempre più presente nell’am- bito protesico: oggi siamo in grado di ottenere strutture protesiche grazie a procedure virtua- li che vanno dalle impronte alla realizzazione delle travate. Domani forse avremo macchine che prepareranno i denti e altre che potranno riprodurli, ma difficilmente la tecnologia potrà gestire i rapporti fra la protesi e le altre branche dell’odontoiatria. Sicuramente non potrà vicaria- re il rapporto clinico-odontotecnico-paziente che, sempre e comunque, definisce la personalizzazio- ne del piano di trattamento e la qualità ultima del lavoro protesico. A questo ci riferiamo parlando di riscoprire i fondamentali: all’interazione fra le varie disci- pline odontoiatriche e l’odontoiatria protesica, all’insegna della centralità del paziente”. Così infatti si concluse il primo dibattito a Sie- na: non si può prescindere da una preparazione tradizionale di base rigorosa per poter scegliere di fronte al paziente il giusto piano e trattamen- to e in caso di necessità, attingere alle tecniche tradizionali. Per quanto concerne il programma, il venerdì, per la Sessione clinica i relatori dovranno rispon- dere ad alcune domande poste in tema di: endo- donzia preprotesica, ricostruzione dei pilastri, trattamento delle zone edentule, rapporti perio- protesici, impianti. Ogni relazione sarà seguita da una discussione guidata da un clinico esperto in ogni specifico settore. La Sessione odontotecnica strutturata come un corso di aggiornamento parlerà del protocollo operativo e l’unico relatore dovrà interfacciarsi con due moderatori. Decisamente attualissima la Sessione comune del sabato tutta all’insegna della comunicazione e dell’interscambio fra le due principali figure del team odontoprotesico: un clinico, che è anche odontotecnico, tratterà le problematiche relative alla comunicazione nell’area estetica e una coppia di relatori svilup- perà l’argomento in relazione alle riabilitazioni estese. Un vecchio amico dell’Aiop - Willi Geller - chiuderà il Congresso con una relazione molto attesa. L’interdisciplinarietà ai massimi livelli sarà il tema del corso precongressuale, che coin- volgerà un collaudatissimo team clinico e tecni- co di professionisti di caratura internazionale. Il titolo del corso che si terrà giovedì 17 Novembre è “Implantologia osteointegrata: ancoraggio o strumento per ripristinare l’omeostasi morfo- funzionale?” Non mancherà il corso di aggiorna- mento in “Protesi totale”, disciplina che non può né deve essere trascurata. Il corso affronterà il tema dal titolo “Edentulia totale: la multifatto- rialità di una terapia convenzionale biomimetica e individualizzata”. La novità di quest’anno è il corso di tecnologie digitali “Concetti fondamen- tali nell’era del CAD-CAM: aspetti clinici e tec- nici”, sempre programmato per la giornata del venerdì. Quelli per igienisti e per gli Assistenti dentali si svolgeranno sabato mattina. pg Nasce Lab Tribune, il giornale degli odontotecnici italiani Lab Tribune, ultimo arrivato in casa Dental Tribune Internatio- nal, si propone come il giornale “di” e “per” tutti gli odontotec- nici italiani. Nato sotto forma di tabloid da una famiglia impor- tante e prestigiosa, che annovera varie e prestigiose testate dedicate agli odontoiatri di tutto il mondo, tratterà, come dice lo stesso nome, delle problematiche dei labora- tori odontotecnici, un mondo ca- ratterizzato, oggi, da numerose incertezze e criticità. Costituirà un utile (e ci auguriamo, presto indispensabile) strumento per veicolare il know how tecnico pro- fessionale, per esaltarne gli aspetti iconografici, offrire agli operatori la possibilità di un “agorà media- tico” e di manifestare le proprie opinioni. La nuova testata non parlerà nel nome o per conto di un singolo interesse, ma della cate- goria tutta, rivolgendosi anche a coloro (e sono tanti) che diretta- mente e indirettamente sono lega- ti alle vicende degli odontotecnici. Senza tema di eccessi, si può az- zardare che già in questo numero l’obiettivo sia stato centrato: in un momento così delicato per l’odon- totecnico, pesantemente investito dalla crisi finanziaria, “tallona- to” dall’innovazione tecnologica, è fondamentale e significativa la comparsa sulla scena di uno stru- mento in grado di propalare cam- biamenti e innovazioni, raccoglie- re istanze e ambizioni. Obiettivi che suonano ambizio- si. Ma degni di essere perseguiti. D’altronde, sperar di uscire da uno stato di crisi professionale, come l’attuale, colloquiando tra pochi e separati, come avviene ora, è un’astratta utopia. La logica im- pone la divulgazione dei messaggi, l’approccio al singolo professionista sul proprio banco, il suo coinvolgi- mento, richiamando l’attenzione sulle problematiche comuni e so- prattutto sui nuovi spazi di merca- to (non necessariamente interno) per una migliore crescita accompa- gnatadalpossibilecontenimentodi costi. Senza trascurare l’appoggio che una testata di (in)formazione autorevole può dare nel far fronte alla burocratizzazione invasiva proponendo soluzioni gestionali attraverso i suoi autorevoli collabo- ratori. La mission di Lab Tribune apparirà “impossible” perché abi- tudini consolidate e scarsa dispo- nibilità della categoria all’inno- vazione, potrebbero demoralizzare molti e spingerli all’appiattimento su posizioni consolidate. La fidu- cia nel successo riposa sul fatto che l’odontotecnico italiano non è come spesso viene descritto, ma una per- sona non insensibile alle novità, reso prudente certamente dalle tante “scottature” ricevute, dispo- sto a far valere i propri diritti e che soprattutto ama il proprio lavoro e che in questo suo amore può trova- re lo spunto per crescere e evolversi. Le probabilità di Lab Tribune di diventare “il giornale degli odon- totecnici italiani” sono fondate sul bisogno della categoria di una voce autorevole e unificante, di una te- stata autorevole di riferimento, Il carisma deriverà non solo dall’in- contro ravvicinato con i lettori, con le istituzioni, con “l’altro da sé”, ma anche e soprattutto dall’appar- tenenza a un complesso mediatico di portata mondiale. L’Editore “Diamo il benvenuto a una testata, Le Organizzazioni di rappre- sentanzadelsettoreodontotecnico accolgono con favore la nascita di una testata che si presenta come “voce” del comparto, in questo momento particolarmente deli- cato e complesso che il settore sta vivendo, sia con riferimento alla generalizzata crisi economica che rispetto alle tematiche specifiche inerenti l’esercizio dell’attività. Fe.Na.Od.IConfartigianato,CNA SNO, FNO Casartigiani, CIO Confesercenti e ANTLO espri- mono il proprio apprezzamento con voce unica, come con voce unica si è scelto di portare avanti le azioni a tutela della Categoria, anteponendo gli interessi degli operatoririspettoalogicheditipo associativo, attraverso un model- lo di rappresentanza animato da un nuovo spirito di innovazione e di apertura. Diversi e delicati sono gli aspet- ti che il tavolo unitario sta affron- tando, nel rispetto dell’autonomia delle singole Associazioni ma secondo una logica di collabo- razione che guarda al futuro del settore e che persegue quale unico obiettivo la realizzazione di tutte le sinergie possibili per il conseguimento degli obiettivi della Categoria. La prima azio- ne congiunta nei confronti delle Istituzioni è stata, l’anno scorso, l’elaborazione di un parere unita- rio sullo studio di settore VD34U, nell’ambito del quale è stata evi- denziata la situazione di mercato legata alla dipendenza economi- ca nei confronti degli studi odon- toiatrici, in funzione della quale il settore risulta trovarsi in una condizione di significativa varia- bilità dei ricavi, sia da un anno all’altro che in corso d’anno, non- ché le conseguenze derivanti dal calo generalizzato delle presta- zioni protesiche rilevatosi dalle fonti ufficiali di informazioni mediche odontoiatriche, che ha accentuato il fenomeno della chiusura dei laboratori odonto- tecnici che, secondo fonti europee (A.D.D.E.), sono calati del 10% in pochianni.Attualmenteilfuturo dell’odontotecnico con riferimen- to al proprio profilo professionale, le criticità legate all’applicazio- ne della Direttiva 2007/47/CE, LT pagina 3