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Dental Tribune Italian Edition

9 Italian Edition Anno VII n. 10 - Ottobre 2011 Speciale Malattie della Professione decapinol ® GELNuova formulazione La combiNazioNe viNceNte contro gengiviti e parodontiti1 ©2009McCannHealthcareRGBMilano 1- Decapinol Gel e Collutorio. Foglietti illustrativi. Nuo vo decapinol GELNuova formulazione I prodottI della lInea decapInol contengono delmopInol1 DT pagina 8 Si presentano spesso i seguenti sintomi che possono influenzarsi e rafforzarsi a vicenda: - fisici: l’intera gamma di sin- tomi psicosomatici come palpitazioni, sudorazione, ver- tigini,stanchezza,disturbidel sonno, tinnito, disturbi alla vista, tensioni alla cervicale, senso di oppressione al petto, crampi allo stomaco, maggio- re propensione alle infezio- ni, dolori (alla schiena, testa, addome e articolazioni), ecc. - mentali: pensieri ricorrenti, continuorimuginare,smemo- ratezza, difficoltà di concen- trazione, problemi nel trovare le parole, si vede tutto bianco o tutto nero, si ha la sensazio- ne di trovarsi in un tunnel (spariscono settori essenziali della vita), rimozioni, perdita del senso della realtà. - emotivi: sbalzi di umore, insoddisfazione, nervosismo, irritabilità, anedonia (inca- pacità di provare gioia e pia- cere), paura del fallimento, rabbia, tristezza, sensi di col- pa, svogliatezza, disperazione, depressione. - comportamentali: tabagismo e assunzione di sostanze psi- coattive (alcool, psicofarmaci, stupefacenti), cambiamento delle abitudini alimenta- ri (alimentazione sbagliata, sovralimentazione o sottoali- mentazione), crescita dell’at- teggiamento consumistico (febbre per gli acquisti), ecc. Il soggetto colpito da burnout percepisce il suo ambiente sem- pre più come incontrollabile e si rinchiude ancor più in se stesso, senza accettare l’aiuto esterno, da amici, familiari oppure da un professionista. Affermazioni tipiche che indicano un esauri- mento emotivo: “Mi sento vuoto”, “Quando avrò 50 anni, smetterò di lavorare”, “Non ho più tempo per nulla”, “Ma perché devo fare tutto questo?”, “Ho davvero biso- gno di una vacanza” o “Non pro- vo più gioia per niente”. Le tre fasi della sindrome Secondo la mia esperienza, si possono distinguere tre fasi fondamentali nello sviluppo del burnout, la cui caratteristica fondamentale è una crescente e drammatica perdita d’energia vitale. La prima fase è definita da un iniziale entusiasmo ide- alistico, un forte impegno, un massimo impiego delle proprie risorse e dalla sensazione di esse- re indispensabili, cui segue un crescente esaurimento emotivo e fisico. Anche dopo un meritato periodo di ferie, il soggetto colpi- to non riesce a sentirsi riposato. La seconda fase è caratterizza- ta da delusione, insoddisfazione, irritabilità e un atteggiamento cinico che prima non rientrava- no nei tratti della personalità. Si aggiungono rassegnazione, indif- ferenza, insensibilità e il tentati- vo di evitare qualunque contatto, sia professionale sia personale. In questa fase, al più tardi, si dovreb- be diagnosticare il burnout. Nella terza e ultima fase, il “bruciato” perde tutta la fiducia in sé e nelle sue competenze, soffrendo di un sentimento di impotenza, inca- pacità di prendere decisioni e di passività. Il rendimento e la pro- duttività sono in rapido declino. L’esaurimento si fa sentire anche nei compiti minimi propri della vita quotidiana che possono esse- re affrontati solo con un sostan- ziale dispendio d’energia. La conseguenza è un crollo totale che spesso comporta l’incapacità lavo- rativa permanente e, in casi estre- mi, ricoveri ospedalieri di lungo periodo o addirittura il suicidio. Gisela Hruzek Nella prossima edizione verrà pubblicata la II parte, “Fare il pieno invece di svuotarsi. Misure preventive efficaci per evitare l’insorgere del burnout”.