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Dental Tribune Italian Edition

4 Italian EditionAnno VII n. 10 - Ottobre 2011 Pratica & Pazienti Il Duomo. Il Foro. www.geass.it Il Foro. Il ponte di Rialto. È tutta italiana la nuova via all’implantologia. Ergonomia chirurgica, libertà protesica ed estetica. Per gestire al meglio tempo e risorse, e far sorridere i pazienti. Scegli la filosofia implantare GEASS: 1 protocollo, 3 connessioni, tante soluzioni protesiche e la prima superficie strutturata al laser per una perfetta osteointegrazione, . Tutto questo è way MILANO connessione interna, way ROMA connessione transmucosa, way VENEZIA connessione esterna. L’idea vincente è Il trattamento odontoiatrico nel paziente osteoporotico in terapia con bifosfonati M. Mozzati, V. Arata, G. Gallesio, E. Lerda L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, carat- terizzata da una riduzione del- la massa ossea e da alterazioni della sua microarchitettura: ciò lo rende fragile e facile preda di fratture. Obiettivo primario del trattamento dell’osteopo- rosi è proprio la riduzione di incidenza delle fratture e di conseguenza del dolore e della disabilità del paziente, miglio- randone la qualità di vita. Tra i diversi trattamenti esi- stentiperquestapatologianegli ultimi anni sono stati sempre più spesso impiegati i bifosfo- nati. Si tratta di una classe di farmaci utilizzata in oncologia in infusioni endovenose per il trattamento delle metastasi scheletriche, dal momento che agisce sul turnover osseo, bloc- candolo. Questo meccanismo d’azione permette quindi di arrestare il decremento della massa ossea tipico dell’osteoporosi. Contra- riamente ai pazienti oncolo- gici, la somministrazione dei bifosfonati nei pazienti affetti da osteoporosi avviene soli- tamente per via orale o con iniezioni intramuscolo, anche se oggi i casi più gravi posso- no essere anche trattati con infusioni endovenose gestite in ambito ospedaliero. Questi farmaci sono diven- tati di grande attualità nel mondo scientifico odontoiatri- co per una complicanza a essi associata che colpisce in modo specifico le ossa mascellari: l’osteonecrosi mascellare da bifosfonati. Per questo motivo, oggi sempre più spesso, questi pazienti non vengono curati ambulatorialmente per la pau- ra dell’odontoiatra di incorrere in questa temuta complicanza. La BRONJ (Bisphosphonate Related OsteoNecrosis of the Jaw), viene definita come la persistente esposizione ossea nel cavo orale, in assenza di segni di guarigione, da otto o più settimane in pazienti mai sottoposti a radioterapia nel distretto cervico-facciale, che abbiano fatto uso o siano anco- ra in terapia con bifosfonati. L’esposizione ossea può pre- sentarsi spontaneamente o, più spesso, diventa manifesta in seguito a traumi chirurgici ancheminimiqualil’estrazione di elementi dentali. La necrosi origina sempre a livello dell’os- so alveolare, più facilmente a contatto con flora batterica, e solo secondariamente si esten- de al corpo e rami mandibolari o, in sede mascellare, verso le cavità nasale e sinusale. La diagnosi è clinica e raramente segni radiografi- ci subclinici quali la reazio- ne periostale, la perdita della lamina dura e l’allargamento dello spazio periodontale pos- sono precedere la manifesta- zione della malattia. Spesso l’evidenza radiologica è presente in stadi più avanzati di evoluzione della necrosi. Per la difficoltà di gestione di questa complicanza, dal- la comparsa dei primi casi di BRONJ, si è diffusa un’infor- mazione senza sufficienti basi scientifiche, che ha spaventato odontoiatri e pazienti e ha por- tato a un allontanamento degli ultimi dagli ambulatori odon- toiatrici, in particolare quel- li privati. È così che ai centri ospedaliero-universitari come la Dental School di Torino, diretta dal Prof. Stefano Caros- sa, afferiscono sempre più que- sti pazienti inviati dal curante che non si fida a trattarli. In realtà il rischio di insorgen- za di BRONJ è strettamente correlato alla via di sommi- nistrazione di questi farmaci e alla potenza della molecola Figg. 1-5 - Il protocollo di estrazione dentaria nei pazienti in terapia con bifosfonati orali ed intramuscolo consiste nell’estrazione dentaria sotto copertura antibiotica con tecnica estrattiva delicata col rispetto dei tessuti perialveolari, courettage dell’alveolo, stabilizzazione del coagulo con spongostan e sutura riassorbibile a materassaio orizzontale. alla chirurgia orale in questi pazienti a patto che si adottino protocolli specifici che consi- stono in tecniche chirurgiche delicate e in sterilità, volte a ridurre il trauma osseo favo- rendo e supportando i processi di riparazione e rigenerazione. DT pagina 5 usata, oltre che al quadro cli- nico sistemico del paziente e alla eventuale presenza di altri fattori di rischio, come diabete scompensato, terapia cortiso- nica cronica, parodontopatia, scarsa igiene orale. La classica somministrazione per via ora- le o intramuscolo in un pazien- te osteoporotico non presenta alcuna controindicazione a un normale trattamento odontoia- trico ambulatoriale che è inve- ce auspicabile. Una corretta cura del cavo orale e sedute di igiene professionale sono infat- ti ancora più importanti in questi pazienti proprio al fine di ridurre il rischio di BRONJ. L’odontoiatra curante dovrebbe quindi trattare senza timore i pazienti che assumono bifosfonati orali e intramusco- lo rassicurandoli e spiegando loro che il rischio di comparsa di BRONJ in seguito a chirur- gia esiste, ma, come si evin- ce anche dalla letteratura, è remoto e prevenibile. Non esi- stono infatti controindicazioni