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Implant Tribune Italian Edition

8 Italian EditionAnno V n. 3 - Settembre 2011 Pratica & Clinica IT pagina 7 La fessura esagonale rotta è stata raddrizzata, usando una fresa diamantata a pallina, e la testa dell’impianto è stata resa liscia. Con una fresa chirurgica è stata creata una fessura nella testa della vite fratturata e con un cacciavite è stato possibile svitare la vite fratturata (Figg. 7, 8). Il laser Er:YAG è stato puntato sulla superficie dell’im- pianto esposta per decontami- nare le superfici esposte infette, senza danneggiarle(36,40-43) . Gli studi hanno dimostrato che tra gli effetti dell’energia del laser Er:YAG sull’osso è inclusa anche la riduzione batterica(43,44) . Dopo di ciò, tutte le superfici ossee accessibili sono state esposte all’energia laser per elimina- re l’osso necrotico e modellare e rimodellare la superficie, in accordo con i protocolli clinici validati(32,34,38,39) . È stata quindi eseguita la decorticazione dell’os- so buccale (Fig. 10). Lo scopo della decorticazione è quello di incoraggiare il sanguinamento, assicurando cellule progenitrici al sito. È stato quindi inserito un nuovo abutment nell’impianto (Fig. 11). Tutti gli spazi tra l’im- pianto e il sito dell’osteotomia esistente sono stati riempiti con un xenoinnesto (Bio-Oss® , Gei- stlich Biomaterials) e coperti con una membrana a doppio strato (Bio-Gide® , Geistlich Bioma- terials) (Figg. 12, 13). Il lembo mucoperiosteo è stato riposizio- nato e suturato con filo di seta 3-0, prestando particolare atten- zione alla chiusura primaria del lembo (Fig. 14). Istruzioni post-operatorie Al paziente è stata prescrit- ta Clindamicina 150 mg x 50 compresse per evitare infezione. Gli è stato somministrato anche Motrin 800 mg x 15 compresse contro il dolore. Gli sono state impartite istruzioni riguardo a sciacqui con Clorexidina 0.2 %, iniziando il giorno successivo per 2 settimane x 3 al giorno. Gestione delle complicanze e follow-up Ilgiornosuccessive,ilpaziente ha riportato un dolore e un gon- fiore moderati. Non vi era san- guinamento del tessuto e il sito era chiuso. Il lembo mostrava segni di attacco e stava guaren- do positivamente. Dieci giorni dopo l’intervento, il paziente è tornato per il controllo e la rimozione delle suture. Il gon- fiore era passato, non vi erano segni di fistole e la guarigione stava progredendo bene. Dopo cinque mesi, il tessuto molle era completamente guarito senza complicanze (Figg. 16, 17). IT pagina 9 Fig. 6 Fig. 10 Fig. 14 Fig. 11 Fig. 15 Fig. 17 Fig. 12 Fig. 16 Fig. 13 Fig. 18 Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9