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Implant Tribune Italian Edition

Italian EditionAnno V n. 3 - Settembre 2011 Rimodellamento osseo dopo procedure rigenerative attorno a impianti post-estrattivi immediati: studio sperimentale su cani beagle M. Ricci*, A. Barone**, U. Covani*** *Odontoiatra, PhD[C] Istituto Stomatologico Tirreno, Lido di Camaiore, Lucca **Odontoiatra PhD,MSc Istituto Stomatologico Tirreno, Lido di Camaiore, Lucca ***Professore ordinario, dipartimento di Chirurgia, Università di Pisa, direttore Istituto Stomatologico Tirreno, Lido di Camaiore, Lucca Introduzione Diversi studi hanno indicato come l’estrazione dentaria porti a notevoli cambiamenti a cari- co dell’osso alveolare. Infatti in conseguenza di ciò, l’altez- za dell’osso vestibolare tende a diminuire e la lamina dura a scomparire (Schropp et al. 2003, Araújo M.G. and Lindhe 2005, Cardaropoli et al. 2003, Araújo M.G. et al. 2008). Sebbene tali cambiamenti fossero noti da tempo, Johnson et al. hanno dimostrato 40 anni fa per pri- mi come si abbia una riduzio- ne dell’osso alveolare da 2.5 a 7 mm in altezza e fino a 30 mm in larghezza (Johnson K. 1969). Inoltre hanno evidenziato come tali cambiamenti avvenga- no per lo più durante il primo mese, mentre un cambiamen- to addizionale continua per un periodo di 10-20 settimane. Pie- trokovski e Massler sono giunti a conclusioni similari sebbene abbiano sottolineato come una maggiore riduzione dei tessuti sia evidente a livello vestibolare nell’area diatorica piuttosto che frontale (Pietrokovski J. & Mas- sler M. 1967). Più recentemente Schropp et al. hanno descritto come una riduzione della lar- ghezza ossea fino al 50% può avvenire nei primi tre mesi di guarigione (Schropp et al. 2003). Va sottolineato come estrazio- ni multiple adiacenti inducano una maggiore perdita ossea di estrazioni singole. La causa esatta di questo feno- meno non è ancora chiara. Da un lato Araújo e Lindhe hanno indicato che essendo la lamina dura parte del parodonto, questa viene naturalmente riassorbita assieme a tutti gli altri annessi parodontali alla rimozione del dente (Araújo M.G. & Lindhe J. 2005). Di contro altri autori han- no enfatizzato come il trauma chirurgico durante l’estrazione si accompagni a separazione del periostio con disconnessione dei vasi sottostanti. Questo com- porta interruzione dell’apporto nutritivo alle cellule ossee e, in aggiunta, una risposta infiam- matoria. Questi eventi sono responsabili della perdita di tessuto osseo (Wilderman M.N. 1963, Staffileno H. 1966, Wood D.L. 1972, Brägger U. 1988). Tuttavia, al fine di ridurre il rimodellamento osseo post- estrattivo sono state proposte molte tecniche. Paolantonio et al.. hanno per primi suggeri- to come il posizionamento di impianti in una tasca alveolare potesse prevenirne il riassorbi- mento (Paolantonio M. 2001). In realtà questa ipotesi è stata smentita da altri autori indi- cando come il rimodellamen- to osseo avviene ugualmente in maniera indipendente dalla presenza dell’impianto (Covani U. et al. 2004). Inoltre Araújo et al.. hanno valutato le relazioni tra immediato posizionamen- to implantare e riassorbimento osseo notando come tale posi- zionamento dia luogo a marcate alterazioni alveolari sia in ter- mini di larghezza sia di altezza (Araújo M.G. & Lindhe J. 2005). Sebbene l’esatta causa della perdita ossea vestibolare non è chiara diversi fattori sembrano giocare un ruolo. Essi sono lo spessore dell’osso buccale, il gap tra impianto e osso alveolare, la superficie dell’impianto (Araújo M.G. et al. 2006, Vignoletti F. et al. 2009). Al fine di evitare il riassorbimento osseo sono sta- te impiegate diverse tecniche rigenerative. È stato recente- mente osservato come l’impiego di osso bovino possa preservare le dimensioni della cresta ossea (Araújo M.G. et al. 2008, Fickl S. et al. 2008). Tuttavia altri stu- di hanno smentito l’ottenimento di tali risultati con tecniche di posizionamento di biomateriali (Nevins M. et al. 2006). A oggi la preservazione della tasca alveo- lare sembra essere un tratta- mentononpredicibile.Dall’altro lato diversi studi hanno indicato che le tecniche di rigenerazione ossea sono in grado di deter- minare un aumento dei livelli ossei quando i biomateriali sono posizionati sotto le membrane (Simion M. et al. 1994, Tinti C. et al. 1996, Tinti C. et al. 1997, Piattelli et al. 1996, Tinti C. et al. 1998, Simion et al. 1998, Parma-Benfenati S. et al. 1998, Canullo et al. 2006, Simion et al. 2007). Infatti alcuni auto- ri hanno indicato che i livelli ossei marginali sono più alti nel caso di procedure rigenerative (media 2.2 mm) comparati con gli impianti controllo (media 1.7) (Zitzmann NU. et al. 2001). Questo studio è stato creato al fine di comparare il fisiologico rimodellamento osseo in cani beagle dopo il posizionamento di impianti in tasche alveolari, con o senza procedure rigenerative. Materiali e metodi Il comitato etico dell’Univer- sità di Murcia, Spagna ha appro- vato questo protocollo. Cinque canibeaglediunannoedalpeso di 10-13 kg sono stati impiegati per questo studio. Durante le procedure chirurgiche gli ani- mali sono stati anestetizzati con Pentothal Natrium® endovena (30 mg/ml; Abbot Laboratories, Chicago, IL). Per tutta la dura- ta della ricerca gli animali sono stati allevati con dieta soffice e soggetti a procedure di igiene orale. Il quarto premolare e il primo molare sono stati selezio- nati come denti sperimentali. Un sito test e uno controllo sono stati selezionati in maniera ran- dom (Random Allocation Sof- tware version 1.0, downloadable on http://mahmoodsaghaei.tri- pod.com/Softwares/randalloc. html), secondo un’apposita lista di randomizzazione. Quindi 5 buste sigillate sono state prepa- rate dallo stesso operatore. Al momento della chirurgia ciascu- na busta indicava a un chirurgo in cieco il sito test e controllo secondo la lista di randomizza- zione. Un lembo muco periosteo è stato sollevato per esporre il tessuto duro. Il dente speri- mentale è stato emi-sezionato con l’uso di una fresa e la radice distale è stata rimossa con cura. I siti controllo sono stati pre- parati per il posizionamento di impianti secondo le linee guida della casa produttrice (Nanoti- te® Biomet, West Palm Beach, USA). L’impianto è stato posi- zionato leggermente spostato in direzione linguale. Impianti di diametro 3.25 mm e lunghezza 10/11.5 mm sono stati posizio- nati nelle tasche post estrattive con il collo implantare a livello della cresta buccale. Una proce- dura simile è stata condotta sul lato test. L’osso suino collage- nato è stato posizionato attorno agli impianti (MP3, Osteobiol, Tecnoss, Coazze, Italy). Quindi una membrana collagene è sta- ta messa a coprire l’impianto sui siti test (Evolution, Osteobiol, Tecnoss, Coazze, Italy). Diversa- mente, i siti controllo non sono stati coperti da membrana. I lembi sono quindi stati suturati. I cani sono stati messi sotto uno stretto controllo dei loro livelli di igiene orale. Durante la pri- ma settimana è stata sommi- Fig. 1 - La figura mostra l’area di posizionamento dell’impianto sul lato controllo. Gli impianti sono stati messi nella tasca della radice distale del 4 premolare e del primo molare. Fig. 2 - Sul lato test gli impianti sono stati coperti da biomateriale (MP3® Osteobiol, Coazze, Italy) e una membrana (Evolution® ,Osteobiol, Coazze, Italy). nistrata Amoxicillina 500 mg due volte al dì. Una dose letale di Pentothal Natrium® è stata somministrata ai cani secondo il protocollo sperimentale: un cane dopo due settimane, due cani dopo un mese, due cani dopo 3 mesi. Le mandibole sono state dissezionate e posizionate in fissativi. Istologie I campioni sono stati fissati immediatamente in formalina al 10% al pH 7.2 per una setti- mana. Quindi sono stati immer- si in LR white resin (London Resin, Berkshire, UK), e infine sono stati sezionati. Una sezione centrale di ciascun sito implan- tare è stata ottenuta utilizzando una griglia siliconata gradua- ta. Le sezioni sono quindi state montate su microscopio e colo- rate con blue di Toluidina. La distanza tra la spalla implantare e la cresta ossea alveolare è sta- ta misurata a livello vestibolare e linguale (Fig. 3). È stata uti- lizzata una sonda parodontale Fig. 3 - Disegno delle misurazioni presentate nello studio. I: spalla implantare, C: livello della cresta ossea. standardizzata. Le misurazioni sono state effettuate a due, 4 e 12 settimane. Un test di Student è stato uti- lizzato per comparare i dati. IT pagina 39 38 speciale RegeneRation