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Implant Tribune Italian Edition

Italian EditionAnno V n. 3 - Settembre 2011 1. Mankoo T. Restoration of failing single teeth in compromised anterior sites with immediate or delayed implant placement combined with socket preservation--a report of two cases. Eur J Esthet Dent. 2007 Winter;2(4):352-68. 2. Zubillaga G, Von Hagen S, Simon BI, Deasy MJ. Changes in alveolar bone height and width following post-extraction ridge augmentation using a fixed bioabsorbable membrane and demi- neralized freeze-dried bone osteoinductive graft. J Periodontol. 2003 Jul;74(7):965-75. 3 Artzi Z, Tal H, Dayan D. Porous bovine bone mineral in healing of human extraction sockets: 2. Histochemical observations at 9 months.J Periodontol. 2001 Feb;72(2):152-9. 4. Linkevicius T, Apse P, Grybauskas S, Puisys A, The influence of soft tissue thickness on crestal bone changes around implants: a 1-year prospective controlled clinical trial. Int J Oral Maxillofac Implants. 2009 Jul-Aug;24(4):712-9. 5. 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L’impianto(ø4mmeL11mm. Astra Osseospeed, Astratech, Mölndal, Svezia) è stato posi- zionato in modo protesicamente guidato, utilizzando come dima di riferimento per il posiziona- mento tridimensionale il prov- visorio Maryland presente. Il posizionamento è stato ese- guito, rispettando la profondi- tà di inserimento ma anche le distanze tra impianto e dente naturale(12,13) (Figg. 6-8). Contestualmente, è stato effet- tuato un intervento di rigenera- zione ossea (GBR) per correggere una leggera deiscenza vestibola- re, utilizzando osso bovino depro- teinizzato (Bio-oss 0, 5gr. Geistlich Pharma AG, Wol- hunsen, Switzerland) e una membrana in collagene rias- sorbibile (Bio-gide. Geistlich Pharma AG, Wolhunsen, Swit- zerland) (Figg. 9, 10). È stata inoltre rilevata l’im- pronta dell’impianto, così da permettere la creazione della corona in resina acrilica avvita- ta da utilizzare al momento del- la riapertura. Trascorsi 8 mesi dall’inseri- mento dell’impianto, l’indagine radiografica (RX endorale) ipo- tizzava l’avvenuta osteointegra- zione. È stato dunque pianificato di eseguire l’intervento di ria- pertura dell’impianto (Fig. 11). Durante la riapertura, eseguita con una micro incisione a T, è stato possibile inserire la corona in resina avvitata sull’impianto. In questa fase la corona provvi- soria è fondamentale per gui- dare i tessuti nella guarigione (Figg. 12, 13). Nelle seguenti visite di con- trollo, il provvisorio è stato modificato cercando di condi- zionare la maturazione dei tes- suti molli peri-implantari(14) . Dopo 3 mesi, l’esame clinico mostrava l’avvenuta guarigione dei tessuti e la buona integra- zione della corona provvisoria in resina. Si è proceduto pertan- to alla finalizzazione del caso, con l’inserimento di una corona in ceramic-zirconio supportata da un “abutment” in zirconio (Atlantis, Astratech, Mölndal, Svezia) (Figg. 14-16). Risultati La visione frontale finale mostra il corretto allineamento dei tessuti molli, la presenza di papilla interdentale ed un cor- retto profilo di emergenza (Figg. 17, 18). Il rispetto dei parame- tri estetici e il ripristino della funzione sono la conferma di un’adeguata programmazione pre-chirurgica. L’importanza di quest’ultima facilita note- volmente l’approccio chirurgico evitando complicanze intraope- ratorie. Il risultato estetico fina- le è stato confermato dalla piena soddisfazione del paziente. Discussione e Conclusioni Nel caso clinico descritto, l’innesto epitelio-connettivale ha evitato il collasso dei tessu- ti molli con una corretta gua- rigione dell’alveolo, rendendo probabilmente meno invasivo l’intervento chirurgico di rige- nerazione ossea. Un ulterio- re vantaggio della tecnica di innesto epitelio-connettivale sembra quello di velocizzare i tempi di guarigione dell’alveo- lo post-estrattivo, in quanto un eventuale inserimento di bio- materiale comporterebbe una dilatazione dei tempi di gua- rigione dell’alveolo stesso e di conseguenza tempi più lunghi per l’inserimento della fixtu- re. Alla luce dei risultati clinici obiettivi, la tecnica di guarigio- ne dell’alveolo post-estrattivo a mezzo di innesto epitelio con- nettivale, sembra portare a dei risultati apprezzabili dal pun- to di vista dei tessuti molli ma soprattutto anche dalla presen- za di una buona guarigione del tessuto osseo. Secondo gli autori, la tecnica trova due indicazioni principali. La prima laddove non sia possibile utilizzare la socket preservation technique in quanto l’alveolo è già stato parzialmente danneggiato da processi flogistici degenerativi, la seconda quando sia necessa- rio avere tessuti in abbondanza e stabili, utili per le successive terapie rigenerative ossee. Ulteriori indagini con studi clinici comparativi tra le diver- se tecniche di trattamento degli alveoli post-estrattivi dovranno essere effettuate per confron- tare questo tipo di tecnica che manifesta guarigioni dell’alveo- lo oltre le normali aspettative. Fig. 12 - Inserimento del provvisorio in resina. Fig. 15 - Corona definitiva in ceramica-zirconio. Fig. 17 - Corretta integrazione della corona definitiva: visione laterale. Fig. 18 - Corretta integrazione della corona definitiva: visione frontale. Fig. 16 - Inserimento dell’aboutment. Fig. 13 - Condizionamento tissutale attraverso l’uso di un provvisorio. Fig. 14 - Abutment in zirconia. 36 speciale RegeneRation