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Implant Tribune Italian Edition

23 Italian Edition Anno V n. 3 - Settembre 2011 Pratica & Clinica 6° Congresso6° CongressoCongressoCongressoCongressoCongressoCongresso FIRENZE • 7 Ottobre 2011 ISOISTITUTO S T U D I ODONTOIATRICI ® SEDE DEI LAVORI ISO Istituto Studi Odontoiatrici “Aula Magna Marco Pozzi” Via Ponte a Quaracchi, 48 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) PP11/04-IT Tecnologie digitali in implantologia: vantaggi, limiti e linee guida efficaci. La giornata ha l’obiettivo di analizzare il mondo del “Digital Dentistry” e di indicare un flusso di lavoro essenziale, innovativo e specifico per il sistema Exacone™. Nel corso dell’incontro saranno approfonditi i seguenti argomenti: LIVE SURGERY CHIRURGIA GUIDATA RADIOLOGIA 3D DIGITALE CAD/CAM PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: Segreteria ISO Tel. 055.30.44.58 Fax 055.30.44.55 iso@leone.it www.leone.it PROTOTIPAZIONE RAPIDA IT pagina 22 Il livello di risoluzione che permette di studiare l’affidabi- lità di un sistema deve offrire misurazioni nel nostro settore di tipo micrometrico: il Den- talScan offre tale risoluzione nell’indagine sulla verifica di posizionamento? La sovrapposizione è un buon metodo per misurare il livello di accuratezza ottenuto? Vengo- no studiati, con il DentalScan, tutti i parametri che definisco- no la posizione implantare, tra cui l’esagono. Per poter validare e misurare l’accuratezza è necessario che una misurazione sia ripetibile (per definizione matematica del termine): dati di tipo statistico garantiscono validità, se otte- nuti in situazioni cliniche diffe- renti, non ripetibili (non si può operare un paziente più di una volta, ovviamente)? Anche nel caso sia possibile avere una perfetta sovrapposi- zione di DentalScan e che gli artefatti e la dimensione dei voxel non siano un problema, e anche considerando il Den- talScan come un continuum di immagine entro cui muover- si liberamente, i dati ottenuti mediante sovrapposizione sono illusori, dal momento che gli scanner, come tutti i sistemi ottici (occhio, fotocamere, tele- camere, televisioni, schermi per computer…) hanno dei limiti di risoluzione spaziale per l’en- tità dei quali le immagini for- nite sono da considerarsi come fotografie 3D a bassa risoluzio- ne. Questo è dovuto a un limite intrinseco degli scanner sempli- cemente misurato dall’MTF. Tale limite è molto al di sot- to dei livelli di precisione di misurazione richiesti nel nostro settore per la verifica della accu- ratezza. Tutte le meravigliose indagi- ni statistiche fatte sulla base di sovrapposizione di DentalScan pertanto non hanno valore di prova. Infatti, anche se i vari software di visualizzazione dei DentalScan offrono virtual- mente la possibilità di misura- re fino al centesimo di mm, le dimensioni dell’impianto non sono visualizzate con sufficien- te risoluzione da poter essere misurate con adeguata ripetibi- lità persino da uno stesso studio- so! Tutti gli articoli pubblicati nella letteratura internazionale riportano dati di estrema preci- sione (fino al centesimo e a volte al millesimo di mm), ma sono in realtà non affidabili e pura illusione. Gli stessi esami fatti leggere dagli stessi studiosi a distanza di qualche giorno e da Autori diversi darebbero altri valori. A questo proposito, l’Autore ha scannerizzato un impian- to con l’ultima versione del CBCT NewTom, CB3D VG-I MARK 3, e poi visualizzato con il software Simplant Pro Crystal (ma anche con altri viewer il risultato sarebbe sta- to identico, in quanto è la TAC che è a scarsa risoluzione, non il software di visualizzazione delle immagini) per verificare la risoluzione e, dunque, fino a che livello è la riproducibilità di misurazione: il decimo di mm è stato il risultato medio- attendibile. Una risoluzione al decimo di mm significa che lo scarto rispetto ad una realtà di un segmento di 1,43, ad esempio, potrà corrispondere a misu- razioni sulla TAC che posso- no andare da 1,33 a 1,53: tre decimi sono pertanto lo scarto possibile. Questa è una cattiva notizia (Fig. 17a)! Una notizia forse peggiore è che tali errori di misurazio- ne sono presenti anche nelle MSCT (Fig. 17b). IT pagina 24 Fig. 16 L’“Allegro chirurgo”. Fig. 16bis - Sistema supertecnologico in ultima analisi dipendente dall’operatore.