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Implant Tribune Italian Edition

22 Italian EditionAnno V n. 3 - Settembre 2011 Pratica & Clinica Nowitaly2011 19-07-2011 18:20 Pagina 1 C M Y CM MY CY CMY K da oggi disponibili in Italia Mem-Lok® Resorbable Collagen Membrane AlloDerm® RTM Regenerative Tissue Matrix MinerOss® Cortical & Cancellous Chips Grafton® DBM Demineralized Bone Matrix LADDEC® Cancellous Bovine Xenograft BioHorizons Soluzioni Biologiche Innesti per tessuti duri e molli clinicamente testati Rigenerazione dei tessuti molli con AlloDerm® Regenerative Tissue Matrix (RTM) Si ringrazia per le immagini: Dr. Edward P. Allen, Dallas, TX Molteplici studi concordano sul fatto che l’AlloDerm® RTM sia equivalente al tessuto connettivo e doni il risultato estetico più naturale nelle procedure di rialzo gengivale.1,2 Il post operatorio a 2 setti- mane mostra le proprietà dell’Alloderm® di rivascola- rizzazione e ripopolamento cellulare2 1. Gapski R, Park C.A., Wang Hom-Lay. Acellular Dermal Matrix for Mucogingival Surgery: A Meta-Analysis. J Periodontology 2005;76:1814-1822. 2. Cummings L, Kaldahl W, Allen E.P. Histologic Evaluation of Autogenous Connective Tissue and Acellular Dermal Matrix Grafts in Humans. J Periodontology 2004;76:178-186. MinerOss® and Mem-Lok® are registered trademarks of BioHorizons, Inc. Grafton® DBM and LADDEC® are registered trademarks of Osteotech, Inc. AlloDerm® and AlloDerm GBR® are registered trademarks of LifeCell™ Corp. Mem-Lok® is manufactured by Collagen Matrix, Inc. SPMP11043 REV A MAR 2011 Per maggiori informazioni inviare una email a: classimplant@classimplant.com o contattare: www.classimplant.com classimplant@classimplant.com tel. 06 87 44 031 - fax 06 87 44 03 77 Via delle Costellazioni, 305 - 00144 Roma CLASSIMPLANT srl DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA La recessione gengivale comporta un peggioramento estetico e funzionale dei tes- suti molli. Il post operatorio a 18 mesi mostra che AlloDerm® RTM si è incorporato come fosse un normale tessuto gengiva- le. AlloDerm® GBR Guided Bone Regeneration Nuovi concetti in chirurgia implantare guidata: il controllo della fase implantare. Teoria e casi clinici - II parte Gian Luigi Telara, Libero professionista in Lucca, Italia Sistemi passivi: i limiti di riso- luzione fisici dell’uomo La ripetibilità di risultato di posizione implantare è attual- mente ottenibile con i sistemi in commercio? Si può proporre ad oggi una protesi precostru- ita definitiva? Esistono sistemi in commercio veramente pas- sivi? I limiti di risoluzione umani non consentono di valutare un tale livello di corrispondenza e accuratezza: occhio, orec- chio, movimenti fini musco- lari (dita) sono molto lontani dai valori soglia richiesti nella chirurgia implantare guida- ta. La risoluzione spaziale è stata ampiamente studiata ed è attualmente accettato che linee a pettine in alternan- za bianco-nero possono esse- re distinte fino ad un numero determinato e definito “acuità visiva”, mediamente un deci- mo di mm. Lo stesso è vero per l’udito (espresso in hertz) e la riproduzione di movimenti fini manuali, anch’essi ripetibili al decimo di mm. Dal momento che l’Autore ha identificato un valore soglia di errore di riproducibilità entro cui rimanere per poter parla- re di sistema passivo operatore indipendente, il livello offerto dalle capacità umane non rie- sce a soddisfare il livello di pre- cisione richiesto. Questo comporta la necessi- tà di utilizzare dei dispositivi meccanici di supporto. Dato che i sistemi a navigazione dipendono in ultima analisi dalle capacità di risoluzione umana sia visiva e acustica, che di controllo fine dei movimen- ti delle dita, a cui va aggiunto un ritardo temporale di elabo- razione del segnale intrinse- co al sistema, tali sistemi non sono operatore-indipendenti e dunque non sono passivi, ma semi-attivi, con guaina liscia virtuale, disegnata sul monitor, con un micromotore chirurgico trasformato in mouse. In pratica, senza voler sminu- ire le soluzioni a navigazione, è come se si ritenesse il gioco del piccolo chirurgo un sistema di tutoraggio passivo per avere i margini dei fori dotati di sen- sori (Figg. 16, 16 bis). Alla luce di queste conside- razioni, la classificazione pre- cedente deve essere rivista e corretta. Un sistema realmente passi- vo dovrebbe dunque avere tutte le informazioni di trasferimen- to di posizione implantare in sé ed essere un gioco da ragazzi, a prova di bambino, a prova di scemo (cioè di robot). L’ope- ratore non deve avere alcuna libertà di movimento, essendo la sua libertà decisionale stata espressa nella fase progettuale e nell’ottenimento della guida chirurgica. La capacità di risoluzione spaziale dell’uomo può esse- re valutata mediante l’MTF (Modulation Transfer Function, in italiano: Funzione di Tra- sferimento di Frequenza), un metodo valido per valutare le capacità di risoluzione del det- taglio di tutti i sistemi ottici in genere, tra cui anche il Dental- Scan. Verifica dell’accuratezza del posizionamento implantare Il concetto di MTF Molti studi riguardano il livello di accuratezza nel cam- po della chirurgia implantare guidata dal computer. Gli Autori hanno ad oggi uti- lizzato la sovrapposizione dei DentalScan su cui è stato ese- guito il planning e un esame DentalScan post-operatorio per valutare la corrispondenza tra progetto e realtà clinica e, di conseguenza, anche quale siste- ma sul mercato sia il migliore, nel caso vi sia. A tal proposito, i parametri studiati sono molteplici, diffe- renti tra i vari Autori e spesso anche strani (come ad esempio la “deviazione globale”)(5) . L’Autore ha già riferito l’en- tità di inaccuratezza teorica legata all’uso di guaine lisce. IT pagina 23