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Implant Tribune Italian Edition

15 Italian Edition Anno V n. 3 - Settembre 2011 Clinica & Ricerca Il vapore che disinfetta. LA PREVENZIONE contro virus, batteri, spore e funghi. Sani System Polti è un’apparecchiatura elettro-medicale per la sanificazione in ambienti a rischio di contaminazione biologica (dispositivo medico di classe 2A destinato ad uso professionale). Emette vapore saturo secco surriscaldato ad alta temperatura fino a 180°C in combinazione con il sanificante HPMed. Il sistema permette di abbattere in pochi secondi la carica batterica, fungina e virale delle superfici e tessuti su cui viene applicato. Ciò consente di ridurre rapidamente il rischio di infezioni. Sani System Polti è stato sottoposto a numerosi test di laboratorio e studi clinici, sia in Italia che all’estero, che ne hanno dimostrato la sicurezza d’uso e l’efficacia. Sani System è una metodologia veloce ed efficace, a basso impatto ambientale, da poter utilizzare anche in presenza di persone. Via Ferloni 83 - 22070 Bulgarograsso (CO) - Italia - medicaldivision@polti.com TEL. 031 939 111 - 031 939 215 www.sanisystempolti.com SSPxIMPLANT_TRIBUNE 27-04-2011 13:41 Pagina 1 IT pagina 14 Le valutazioni, descritte in dettaglio nella sezione dedicata ai risultati, sono state effettuate su immagini acquisite a 2000x (Figg. 1-6). Valutazione della composizio- ne chimica superficiale La composizione chimica del- la superficie è stata analizzata con tecnica XPS. L’analisi XPS (X-ray Photoe- lectronic Spectroscpy) o ESCA (Electron Spectroscopy for Che- mical Analysis) consente di rile- vare la composizione qualitativa e quantitativa degli strati più esterni dei materiali. Nel caso dei metalli la profon- dità analizzata è di circa 5 nm (nanomentri) e fornisce quindi una valutazione diretta del- la composizione chimica degli strati del materiale che vengono a contatto effettivo col tessuto osseo. Il risultato dell’analisi è stato espresso in % atomico. Valutazione dell’effetto di due diverse superfici implantari sull’adesione e crescita di cellule di tipo osteoblastico umano. Le cellule utilizzate per la prova di adesione sono cellule di tipo osteoblastico da osteo- sarcoma umano: in particolare si tratta delle cellule della linea SaOS-2. Le prove di adesione sono state condotte secondo i protocolliriportatiinletteratura internazionale(9-13) . Una sospen- sione di 1.25±0.12 x104 cellule SaOS-2 venne introdotta in con- tenitori sterili in polistirene a 12 scomparti. Contemporanea- mente, dopo averli estratti dalla confezione sterile sotto cappa a flusso laminare, vennero intro- dotti anche tutti gli impianti necessari per questa prova. I contenitori vennero posti in incubatore a 37 °C, 5% di CO2 e umidità relativa del 98%, alcu- ni per 6 ore, altri per 24 e altri, infine, per 72 ore. Al termine di ciascun periodo di crescita, le cellule SaOS-2 a contatto con gli impianti cam- pione, venivano prima di tutto osservate al microscopio ottico invertito per escludere in modo certo la presenza di eventua- li anomalie che non avrebbero reso possibile considerare vali- do l’esperimento. In aree scelte casualmente, sono state realiz- zate immagini a basso ingran- dimento per avere una visione d’insieme e, successivamente, immagini a medi e forti ingran- dimenti in modo da cogliere ed evidenziare meglio particolari dettagli morfologici. Valutazione dell’effetto delle due diverse superfici implan- tari sulla proliferazione e differenziazione di cellule di tipo osteoblastico umano e di cellule mesenchimali da midollo osseo umano. Le cellule utilizzate per la prova di produzione di fosfatasi alcalina ALP (indicatore preco- ce di differenziazione cellula- re) sono le stesse cellule di tipo osteoblastico da osteosarcoma umano della linea SaOS-2. Una sospensione di 2.15±0.16 x 105 cellule SaOS-2 venne introdotta in contenitori sterili in polistirene a 12 scomparti (12 multiwells plate, Flacon). IT pagina 16 Figg. 3, 4 A maggior ingrandimento (5.0 kx) si apprezza la marcata differenza morfologica tra le due superfici.