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Dental Tribune Italian Edition

21 Anno III n. 2 - Settembre 2011Italian Edition Speciale A2G srl Ufficio Commerciale Via degli Olmetti, 18 00060 Formello (zona ind.) ROMA Tel. +39 06 83960390 info@a2glaser.com un sorriso abbiamo per tutti Una gamma Completa di laser dentali e di appareCChiatUre per mediCina estetiCa disTRibuTORe dei MARchi: • Laser a diodo A2G da 2 a 60 Watt • Piattaforma multiapplicative Formax Plus™ e Omnimax™: iPL® / dPc® / Laser Nd:Yag / Laser Nd:Yag Q-switch / Laser er:Yag Laser er:Yag Frazionale / iR infrarosso / iR infrarosso Frazionale / RF Radiofrequenza • Laser cO2 Frazionale • Laser Q-switch • Laser Alessandrite • Laser Nd:Yag impulso lungo e corto • Liposuzione Laser Assistita • Radiofrequenza • ultrasuoni • isoforesi (ePOReX® ) • cavitazione (KAViTRON™) • sistemi Led per fotomodulazione, terapia fotodinamica e fotoringiovanimento cutaneo • sistemi di raffreddamento professionali per trattamenti iPL e laser • Progettazione e realizzazione di centri medici-estetici chiavi in mano LT pagina 20 Benché inizialmente sia stato utilizzato il laser elio-neon (632,8 nm) attualmente si usano laser a diodi semiconduttori (830 nm oppure 635 nm = KTP). Il trattamento pediatrico non differisce da quello in un sogget- to adulto: la potenza di emissione è attorno a 10/50 mW utilizzan- do un irraggiamento di qualche millijoule. Le lunghezze d’onda utilizzate hanno un assorbimento ridotto nell’acqua, penetrano i tes- suti molli e duri dai 3 ai 15 mm. I possibili meccanismi alla base della biostimolazione delle ferite sono a carico di numerosi sistemi cellulari: fibroblasti, macrofagi, linfociti, cellule epiteliali, endote- lio, tessuto neurale. La luce laser ha evidenziato fondamentalmen- te tre diversi effetti sul tessuto umano e animale: antalgico, bio- stimolante, antinfiammatorio. Questa terapia è in grado di ridurre la fase essudativa e il pro- cesso riparativo. Da 1 a 3 giorni dopo la biostimolazione si ha una forteriduzionedell’edemaeun’ac- celerazione della fase di epiteliz- zazione, di formazione di tessuto di granulazione e deposizione di collagene(32,33) . Questa accelera- zione nei processi riparativi ha grande valenza clinica specie nel paziente diabetico o nei pazienti sottoposti a chemio-radioterapia (terapia antalgica e riparativa del- le mucositi orali). Le principali indicazioni clini- che sono rivolte: - eruzione dolorosa di elementi dentari decidui e/o perma- nenti (irradiazioni dei linfo- nodi nell’area); - effetto antalgico (radiazione di 2 J) sulla mucosa prima di eseguire, ove necessario, ane- stesia loco-regionale con ago; - applicazione diretta con una dose da 4 a 6 J a seguito di esposizione cavitaria da carie dentale per ridurre il dolore; - biostimolazione delle ferite post-traumatiche, stomati- te aftosa, lesione erpetica, mucositi (dose da 3 a 4 J); - trattamento addizionale nell’incappucciamento pulpa- re per promuovere analgesia e rigenerazione neurale (dose da 0.5 a 2 J). Considerandol’effettoantalgico della luce 800-900 nm è di 30 Jou- les x cm2 e l’effetto biostimolante 50 Joules x cm2 , protocolli opera- tivi possono essere stilati, parago- nati, standardizzati e ripetuti. Oggi viene proposto un siste- ma detto a “onda piana” per mantenere la collimazione del- lo spot (da 1 cm) indipendente- mente dalla distanza dal tessuto. Conclusioni L’applicazione attenta e rigo- rosa dei protocolli di intervento permette di condurre un’effica- ce terapia laser-assistita potendo ridare un ripristino biologico con pieno riacquisto dell’estetica, del- la funzionalità e con un positivo impatto psicologico anche sul paziente molto giovane (3-5 anni) e con una buona preparazione dell’operatore. Seguendo rigida- mente i parametri forniti dalla letteratura si è in grado di attuare metodiche sempre più conservati- ve e minimamente invasive. La terapia laser-assistita pre- senta molti benefici che ben si applicano alle problematiche pedodontiche, traumatologiche e chirurgiche: - completa le normali proce- dure odontoiatriche, semplifi- candole e contraendo i tempi di lavoro; - sostituisce le terapie conven- zionali con risultati uguali o migliori; - offre nuove opportunità di trattamento sino ad oggi non disponibili (specie nel cam- po della biostimolazione e dell’analgesia)(34) . La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Fig. 3a - Paziente M, 12.3 anni. Displasia dello smalto esterna bianco-gialla di 2.1 a seguito di lussazione intrusiva di elemento deciduo. Fig. 3e - Il risultato estetico al termine della ricostruzione dopo le fasi di lucidatura. Fig. 3f - Il paziente al controllo a 6 mesi di distanza. Fig. 3d - Intervento di cosmetizzazione della superficie smaltea; la superficie vestibolare viene fotoablata e sostituita con materiale composito ad alta opacità. Fig. 3b - RX piano occlusale superiore. Fig. 3c - Irraggiamento della superficie smaltea con laser Erbium.