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Dental Tribune Italian Edition

20 Speciale Italian EditionAnno III n. 2 - Settembre 2011 LT pagina 19 Esiste un rapporto diretto tra il contenutodiacqua(coefficientedi assorbimento) nel tessuto, la lun- ghezza d’onda specifica del laser utilizzato e la capacità di diffusio- ne termica nel tessuto biologico trattato. A 2 mm dalla punta di applicazione di questo strumento è presente solo il 20% dell’ener- gia emessa: è necessario agire con movimenti lenti ma continui per evitare di surriscaldare il tessuto. Il laser Nd:YAG presenta una lunghezza di penetrazione nell’ac- qua di 60 mm che si traduce in un effetto sui tessuti molli di 1-3 mm di profondità. I vantaggi dell’im- piego in campo odontoiatrico infantile e traumatologico posso- no essere così riassunti: - taglio preciso; - rimozione tissutale con gran- de visibilità; - emostasi efficace: campo ope- ratorio esangue; - no sutura; - buona e rapida guarigione per seconda intenzione (bio- stimolazione); - efficace decontaminazio- ne(27,28) . La chirurgia pediatrica è segui- ta da minimo dolore. Il laser riduce il rischio d’infezione della ferita chirurgica: si determina una minima contrazione della ferita dopo l’intervento senza for- mazione di cicatrice, il tessuto circostante (nel rispetto dei para- metri e dei tempi di emissione) non presenta conseguenze; inoltre è favorito l’accesso ad aree bersa- glio più difficili. L’azione terapeu- tica in campo infantile del laser diodo e del laser Nd:YAG ben si applica anche in traumatologia: diretta (a) che indiretta (b) a)Si tratta di lesioni traumatiche deisingolielementidentari,con danno diretto prevalentemente al gruppo frontale dove, sfrut- tando il loro effetto fototermi- co questi laser sono in grado di agire sul complesso pulpo-den- tinale ed essere utilizzati per: - trattamento dell’ipersensibi- lità dentinale; - incappucciamentodellapolpa dentaria (diretto e indiretto); - rimozione di materiale endo- dontico; - disinfezione dei canali radi- colari. b)Sono lesioni alla struttura di supporto, in particolare l’osso alveolare, il parodonto, le gen- give, il legamento, i frenuli e le labbra. Questi laser hanno un effetto di decontaminazione, un effetto biostimolante e rige- nerativo che ben si applicano in caso di: - decontaminazione dell’alveo- lo a seguito di avulsione den- taria; - trattamento di un difetto parodontale a seguito di lus- sazione dentaria o sublussa- zione; - nella terapia chirurgica micro-gengivale successiva a trauma dentale; - gengivectomia o gengivopla- stica; - taglio chirurgico (ad esempio per asportazione di un fram- mento dentale dalla mucosa); Infine non va dimenticato l’effetto antalgico che ben si apprezza sia sui tessuti duri che sui tessuti molli(29) . Il Laser a CO2 In caso di lesione cariosa pro- fonda o post-traumatica che abbia esposto la polpa dentaria nel deci- duo o nel permanente immatu- ro l’indicazione clinica prevede l’asportazione (parziale o totale) dellapolpacamerale(pulpotomia). Il trattamento elettivo in questa circostanza che viene effettuato conillaserErbium:YAGpuòesse- re effettuato con il laser a CO2, che emette una radiazione nella porzione infrarossa dello spettro elettromagnetico. Gli effetti pro- dotti dal laser CO2 sui tessuti sono puramente di tipo termico. Quando un tessuto viene espo- sto alla sua radiazione, il 90-95% dell’energia erogata viene assor- bita da un sottile strato di tessuto e trasformato in calore: il tessuto esposto subisce una rapida evapo- razione dei liquidi intra ed extra- cellulari,seguitadaunamassiccia distruzione delle cellule e dell’ar- chitettura cellulare. Una piccola quota di energia viene ceduta ai tessuti adiacenti o dispersa per riflessione di superficie. L’effetto termico ha la capacità di sigil- lare i vasi sanguigni e linfatici di piccolo calibro (0.3-0.5 mm di diametro) con eccellente effet- to coagulante(30) . L’amputazione pulpare così eseguita presenta Fig. 1d - Dopo il trattamento adesivo e l’apposizione di masse dentina/smalto, la lucidatura dopo il restauro. Fig. 1e - Il paziente dopo il restauro ultimato e durante la fase di intercettamento ortodontico. Fig. 1f - Rx piano occlusale superiore: controllo a distanza di 6 mesi con piena conservazione della vitalità. notevoli vantaggi in termini di rapidità e sterilità. Inoltre il laser a CO2 ha una specifica indicazio- ne nella piccola chirurgia pedo- dontica: - taglio chirurgico: ad esempio per l’asportazione di un fram- mento dentale in una porzio- ne mucosa; - frenulectomia; - asportazione di lesioni sessili o peduncolate; - exeresi di neoformazioni (lipoma, fibroma, epulide). Viene anche utilizzato nella prevenzione della carie dentale. Il Laser KTP Rappresenta una tra le ultime tecnologie introdotte per l’in- cisione, la vaporizzazione e la coagulazione dei tessuti molli. Inoltre è un eccellente sistema per lo sbiancamento professio- nale vitale e non (post-trauma- tico, endodontico). Il suo sistema di costituzione è piuttosto par- ticolare: il mezzo attivo è un solido (cristallo di Nd:YAG) che viene eccitato da un sistema di pompaggio costruito da un laser a diodi 810 nm, un cristallo rad- doppia la frequenza di vibra- zione dei fotoni, dimezzando la lunghezza d’onda del Nd:YAG, emettendo così un fascio di luce nello spettro verde del visibile a 532 nm. La sua luce è trasmes- sa attraverso una fibra ottica e i suoi tessuti bersaglio sono l’emo- globina e l’ossiemoglobina. La sua radiazione viene facilmente assorbita e diffusa per il 90-95% negli strati mediamente super- ficiali dei tessuti (da 100 micron a 1 nm), solo una piccola quota viene riflessa(31) . L’impiego in ambito trauma- tologico è sia in traumatologia diretta (a) che indiretta (b). a)Sul tessuto pulpare è utile per manovre di incappuccia- mento e decontaminazione pulpare, per manovre di pul- potomia o di decontamina- zione canalare. b)Viene sfruttato l’effetto antalgico, biostimolante e rigenerativo per molteplici situazioni cliniche: dall’inci- sione dei tessuti gengivali e mucosi, al trattamento di un difetto parodontale (specie a seguito di una lussazione dentaria), nella decontami- nazione di un sito alveolare dopo avulsione traumatica. LLLT (Low Level Laser Therapy) La low level laser therapy o soft laser therapy è un trattamento atraumatico che prevede molte indicazioni terapeutiche. Su que- sto specifico argomento esiste una ampia rassegna letteraria, ma sussiste a tutt’oggi una gamma molto estesa dal punto di vista metodologico e dosimetrico. LT pagina 20 Fig. 2a - Paziente F, di 4.6 anni. Frattura coronale complicata di 5.1. Fig. 2b - Visione intraorale occlusale. Fig. 2c - Piano occlusale superiore. Fig. 2d - Gengivo-plastica laser-assistita con laser a Erbium e preparazione minimale dei margini. È stata effettuata terapia endodontica con Ca (OH)2 nella stessa seduta. Fig. 2f - La paziente al controllo a distanza dopo 6 anni: a permuta avanzata. Fig. 2e - Il restauro finale.